Assegnazione di 2,2 miliardi di euro (2.245 milioni) alla ricostruzione post-sisma dell'Abruzzo. E' stata questa la proposta del ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca, nella riunione odierna preparatoria del Cipe.
'Con tali risorse - si legge in una nota del ministero - si dara' un forte impulso alla gestione ordinaria delle attivita' di ricostruzione a seguito della chiusura dello stato di emergenza'.
Scopi prioritari della ripartizione, sottolinea il ministero, 'quelli di assicurare il rientro nelle proprie abitazioni, il ripristino delle funzioni e dei servizi pubblici, l' attrattivita' e lo sviluppo economico-sociale'.
Cinque gli interventi identificati sulla base degli esiti del lavoro del Commissario delegato per la ricostruzione e di un' accurata programmazione:
- Spese obbligatorie e assistenza tecnica per sostegno alla popolazione, puntellamenti, ordine pubblico, manutenzione Case, Map e Musp, espropri (195 milioni);
- edilizia privata per periferie e centri storici della citta' dell'Aquila e degli altri Comuni del cratere (1.445 milioni pari a circa i due terzi delle risorse assegnate);
- edilizia pubblica per gli interventi nella citta' dell'Aquila e negli altri Comuni del cratere (450 milioni) identificati dai sindaci, dal Provveditorato Opere Pubbliche e dal Direttore regionale dei beni culturali (integralmente finanziata la prima annualita' di 70 milioni);
- edilizia privata e pubblica destinata ai Comuni che non rientrano nell'area del cratere sismico (55 milioni);
- sostegno ai comparti industriali gia' presenti nell'area e alle nuove attivita' imprenditoriali collegate alla realizzazione delle infrastrutture innovative per le smart-city (mobilita', energia, telecomunicazioni, sicurezza e centri per il comando e controllo) e turismo (100 milioni).
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