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Pubblicato il 19/11/2013 08:08

Inchiesta "Vate", l'ex assessore De Fanis si avvale della facoltà di non rispondere

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Il legale di Falone: il mio assistito ha chiarito la sua posizione


L'ex assessore De Fanis di fronte al gip Maria Carla Sacco, si e' avvalso della facolta' di non rispondere. A chi gli chiedeva come si sentisse l'ex assessore ha risposto: "sto bene, sicuro e ho fiducia nella magistratura e nei miei avvocati". Uno dei suoi legali, intanto, Masssimo Cirulli, ha chiesto la revoca degli arresti domiciliari. Secondo l'avvocato, anche alla luce delle dimissioni di De Fanis, "sono venute meno le esigenze cautelari, ammesso che esistessero". Anche Lucia Zingariello si e' avvalsa della facolta' di non rispondere. La donna si e' subito allontanata evitando i giornalisti.

Ermanno Falone, rappresentante legale dell'associazione "Abruzzo Antico", non si e' sottratto alle domande del gip Maria Carla Sacco. Secondo il suo legale, Angela Pennetta, Falone "ha chiarito la sua posizione nei minimi dettagli ed e' estraneo ai fatti". L'avvocato ha preannunciato che presentera' istanza di revoca dell'obbligo di dimora disposto nei confronti del suo assistito L'avvocato Pennetta ha spiegato che Falone e' finito dentro l'inchiesta perche' "e' presidente dell'associazione e voleva promuovere sul territorio di Vasto l'associazione stessa ed anche la sua persona in quanto e' stato candidato alle elezioni amministrative di due anni prima. Voleva promuovere la sua persona e la regione Abruzzo in vari eventi anche nazionali" .
A proposito del presunto giro di soldi che passavano per l'associazione, l'avvocato Pennetta ha detto che Falone "non sa assolutamente nulla" e a chi gli ha fatto notare che il suo assistito e' il presidente dell'associazione e non poteva non sapere "si sta applicando - ha risposto - lo stesso principio che si applica a Berlusconi: non puo' non sapere. Falone semplicemente ha organizzato questo evento, a fronte delle fatture emetteva l'assegno. Lui non sa assolutamente altro". Alla domanda se Falone era una 'testa di legno', mentre in realta' comandava De Fanis, il legale ha risposto cosi': "questo lo valuteremo fino in fondo. Alla fine uscira' fuori quelle che deve uscire".
E' durato oltre un'ora l'interrogatorio di garanzia di Rosa Giammarco, responsabile dell'Agenzia per la Promozione Culturale della Regione Abruzzo, coinvolta nell'inchiesta "Il Vate". Al termine dell'interrogatorio del gip del Tribunale di Pescara, Maria Carla Sacco, l'avvocato dell'indagata non ha rilasciato dichiarazioni. La donna si trova all'obbligo di dimora.

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