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Pubblicato il 24/10/2012 10:10

L'Abruzzo dice no alle Province

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Approvato il documento per la soppressione da Pdl, Idv e Api. Venturoni:"voto, evento storico"

 Il Consiglio regionale abruzzese ha deliberato questa sera di non sottoporre al Governo alcuna proposta di riordino delle Province, ritenendo la completa soppressione di questi enti "la soluzione più idonea al perseguimento delle finalità di riduzione dei costi della politica e rispondente alle aspettative di riorganizzazione e semplificazione del sistema Paese". Il provvedimento approvato, che porta la firma di Carlo Costantini (Idv), Lanfranco Venturoni (Pdl) e Gino Milano (Api), prevede anche di "invitare il Governo a predisporre e presentare alle Camere, con la massima urgenza, un progetto di legge costituzionale contenente le necessarie modifiche agli articoli 114, 117, 118, 119, 120, 132 e 133 della Costituzione, per una completa soppressione delle Province".

Infine il documento da' mandato al Presidente della Giunta regionale ad "impugnare dinanzi alla Corte Costituzionale qualsiasi ipotesi di accorpamento dovesse essere decisa dal Governo". Al voto non ha partecipato il gruppo consiliare del Pd, che ha abbandonato l?aula per protesta accusando la maggioranza di "non decidere". Erano state formalizzate altre proposte, votate e respinte dal Consiglio. 

Il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, ha lanciato oggi un appello al Governo di "mettere mano alla architettura istituzionale del Paese, e non solo delle Province, che cosi' com'e' rappresenta un freno, sa di Ottocento. Noi - ha aggiunto - non siamo conservatori e diciamo al Governo nazionale di darsi una mossa". Chiodi lo ha detto nel corso dei lavori del Consiglio regionale chiamato ad esprimersi in riferimento al processo di riordino delle Province. Il Consiglio ha deciso, approvando un provvedimento a firma di Idv, Pdl e Api, di non presentare alcuna proposta di riordino, per le 4 Province abruzzesi, essendo favorevole alla soppressione. "E' una scelta forte - ha fatto notare Chiodi - di contrarieta' alle scelte sbagliate del Governo" su questo tema. Il presidente ha anche fatto riferimento all'abbandono dell'aula da parte del Pd al momento del voto. "Il Pdl - ha fatto notare il presidente - e' tutto qui. Molti non sono contenti ma abbiamo dato la dimostrazione che ci assumiamo le responsabiltia'. Il Pd ci ha richiamato alle scelte che avremmo dovuto fare ma non c'e'. Il coraggio si dimostra stando qui". "Incredibile, ma vero! - ha commentato invece Carlo Costantini (Idv), uno dei firmatari della proposta che arrivera' al Governo. Il Consiglio Regionale - ha detto al termine dei lavori - ha approvato la proposta dell'IdV sulle Province. Questi enti sono un lusso che non possiamo piu' permetterci. Non si puo' continuare a chiedere sacrifici ai cittadini e poi conservare qualche migliaio di poltrone (tra politiche, di figure apicali e di staff) per assicurare la sopravvivenza di un ente inutile, considerato che le sue funzioni amministrative potrebbero essere tranquillamente esercitate da Comuni o Regioni".

"Il voto con cui la Regione ha deciso contro l'ingiusto accorpamento delle Provincie e' un evento storico, che dice no a un pasticcio che non ridurrebbe i costi della politica". Cosi' Lanfranco Venturoni, capogruppo del PdL in Consiglio Regionale, ha commentato il voto del Consiglio Regionale. "Abbiamo dato mandato al presidente Chiodi di fare ricorso alla Corte Costituzionale - ha spiegato Venturoni - se il governo non dovesse recepire la nostra proposta, una proposta che non diminuisce la presenza delle istituzioni ma mira piuttosto a riorganizzare le strutture territoriali nell'interesse dell'Abruzzo. Ed e' proprio per l'importanza che tale proposta assume per il futuro del nostro territorio - sottolinea il capogruppo del PdL - non abbiamo avuto alcun problema a far convergere il nostro documento con quello dell'IdV. Quando si tratta di riforme istituzionali importanti come questa - ha concluso Venturoni - non c'e' appartenenza di schieramento e interesse di parte che possa prevalere". "Con questo voto - aggiunge Riccardo Chiavaroli, portavoce del gruppo PdL - la Regione Abruzzo ha compiuto un altro decisivo passo nel cammino virtuoso che ha caratterizzato questa legislatura e superando le logiche territoriali ha dimostrato la maturita' e la lungimiranza di una classe politica degna di questo nome". 

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