Quasi un miliardo di euro investito nella promozione turistica del territorio. Per la precisione 939 milioni e 600 mila euro, secondo uno studio della Confartigianato nel triennio 2009-2011 sono stati in in media annualmente per la promozione turistica le 21 Regioni e Province autonome italiane. L'indagine è riportata sul Corriere della Sera, in un articolo a firma di Sergio Rizzo.
In cima alla classifica per le regioni c'è la Valle d'Aosta, con una spesa di 16,1 euro per ogni presenza. L'Abruzzo invece ha investito 1,8 euro per ogni arrivo. Analizzando i dati, la Sicilia pur avendo speso per ogni presenza una cifra seconda solo a quella della Valle d'Aosta, è decima nella classifica del turismo, il Molise e la Basilicata sono invece rispettivamente ultimo e penultimo.
«La conclusione - si legge nel pezzo di Rizzo - è che la Regione con il numero di presenze più elevato in assoluto è quella che in assoluto spende la cifra minore: 60 centesimi a turista. E che ci sia una relazione inversa fra la spesa e il numero dei turisti, diciamo la verità, non sembra per niente logico. Il caso del Veneto, peraltro, non è affatto isolato. Pare addirittura che questa sia una specie di regola. C'è anche la Toscana, Regione che occupa il secondo posto nella graduatoria turistica pur investendo un euro e 50 a presenza. Esattamente quanto l'Emilia Romagna, terza in classifica. O quanto la Lombardia, che occupa la quarta posizione e in tre anni ha speso meno della Valle d'Aosta. Mentre la Regione Lazio, quinta, spende un euro e dieci centesimi a presenza, poco più di un nono della Sicilia. E addirittura un quindicesimo della Valle d'Aosta».
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