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Pubblicato il 06/04/2013 19:07

La giornata del ricordo dell'Aquila

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La città ha ricordato le vittime del terremoto. Cialente: adesso riprendiamo la nostra lotta

Tutta L'Aquila si e' mobilitata, ieri ed oggi, per non dimenticare la tragedia del terremoto. Le istituzioni, il mondo delle arti e della cultura, l'associazionismo, le singole comunita' religiose. Tutte hanno contribuito ad arricchire gli appuntamenti commemorativi del quarto anniversario. Tra fiaccolate della memoria, concerti, spettacoli teatrali, mostre, celebrazioni liturgiche di suffragio nella citta' capoluogo e nelle periferie, L'Aquila, nel giorno del lutto, ha ricordato le sue 309 vittime.

Quest'anno confortata da una presenza di grande carisma, in rappresentanza di quello Stato che, lamentano gli aquilani, non da' risorse, strumenti, spinte per ricostruire: il presidente del Senato, Pietro Grasso. La seconda carica istituzionale ha visitato il centro storico con le ferite del terremoto ancora tutte aperte; ha sostato in silenzio davanti alla Casa dello studente (8 morti); ha assicurato che la ripresa, ora con l'amministrazione ordinaria, non solo e' possibile ma doverosa e che e' una questione imprescindibile per il Paese.

'Vi siamo vicini' ha detto Grasso, stringendo le spalle della zia di Davide, universitario volato in cielo. E forse queste semplici parole sono bastate a ridare il sorriso ad una popolazione delusa, sconfortata, irritata, alla deriva fisica e morale. O forse no. Per lui, comunque, solo un ideale, affettuoso abbraccio, da parte della citta'. Che lo ha accolto poi al Forte spagnolo, dove Grasso ha parlato del valore della legalita', irrinunciabile per tutto il Paese, che deve essere ricostruito ad ogni costo, proprio partendo dall'Aquila, in prima linea, da quattro anni, nella dura lotta contro le infiltrazioni malavitose. Parole importanti, di solidarieta' e di fiducia, sono giunte al prefetto della citta', Francesco Alecci, anche dalla presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, che in una lettera ha assicurato l'impegno del Parlamento per L'Aquila, non solo in termini finanziari. La Boldrini ha 'bacchettato' la lentezza delle istituzioni ed ha lanciato un monito per una gestione oculata, amica, responsabile del territorio, dell'ambiente.

Il sindaco Massimo Cialente sta gia' programmando una prossima mobilitazione cittadina, per avere quelle risorse e quell'attenzione necessarie per sopravvivere. Il Primo cittadino, alla vigilia della commemorazione, aveva lanciato una provocazione: 'soldi o via le bandiere tricolori e via il prefetto, ci lascino morire in pace, non abbiano piu' neanche la speranza'.

Oggi il prefetto Alecci ha risposto a Cialente: 'Non ci possono essere parti del territorio nazionale in cui si eliminano la bandiera o il rappresentante del Governo. Abbiamo fatto sapere, ma lo sapevano gia', a chi e' componente dell'Esecutivo, che il territorio invoca fortemente questa specifica attenzione. Poiche' il Governo l'ha data, bisogna evidentemente spiegarlo meglio e convincere chi rappresenta la comunita', per esempio il Sindaco, che quello che e' stato fatto e' quello che si doveva fare'. Eppure, le neo senatrici Stefania Pezzopane (Pd) ed Enza Blundo (Movimento 5 Stelle) hanno invocato ancora, e con forza, interesse concreto e tangibile. La voce della Pezzopane, in particolare, si e' unita a quella del sindaco Cialente. Domani si spegneranno di nuovo le luci e ricomincera' la lotta. Anche per quelle 3.500 persone che solo nell'anno passato si sono arrese e sono andate via dall'Aquila'.

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