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Pubblicato il 16/11/2012 15:03

"La legge sulla vita indipendente crea un modello di welfare"

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Video intervista al consigliere regionale Nicoletta Verì

 Il risultato dell'approvazione all'unanimità del Consiglio regionale della legge sulla Vita indipendente è stato condiviso dal presidente della Commissione Sanità, Nicoletta Verì, e dal consigliere regionale, Riccardo Chiavaroli, con i rappresentanti delle associazioni dei disabili e per la vita indipendente."La legge e' il punto di partenza di un percorso che deve essere ora irregimentato in linee guida che diano maggiore strutturazione a questo intervento", ha dichiarato Verì. Secondo il presidente della Commissione Sanità, che ha ricordato tutti i momenti di coinvolgimento dell'organismo politico - si ricorda anche una manifestazione in carrozzella, sulla quale salirono assessori e consiglieri per meglio comprendere le difficoltà dei disabili - i punti qualificanti di una legge che pone l'Abruzzo tra le prime a legiferare in materia sono "i principi dell'autogestione e dell'autodeterminazione. Siamo partiti dal presupposto che la persona con disabilità deve poter vivere con consapevolezza il proprio quotidiano e il proprio futuro e, conseguentemente, essere inserito realmente nella vita sociale nell'arco dell'intera giornata". "Ovviamente - ha specificato meglio Verì - è necessario che si osservino anche i principi di trasparenza, da qui le fasi di verifica e controllo sull'applicazione della legge". Verì ha infine ricordato che la copertura finanziaria nasce da "un atto di solidarietà dei consiglieri regionali che hanno attinto dai loro fondi le risorse per una legge che afferma principi di civiltà". Chiavaroli: "Già il presidente Chiodi ha definito questa legge il caposaldo del nuovo welfare in Abruzzo. Si passa così dall'assistenzialismo alla partecipazione diretta di chi ha diritti e doveri. Ma questa legge è anche la vostra legge: noi come politica ci siamo limitati a registrare le vostre istanze". Grande riconoscenza è stata espressa dalle associazioni presenti che hanno riconosciuto alla politica abruzzese il merito di aver mostrato uno "spiccato senso di civiltà. Nessuno ha interesse a riconoscere la vita indipendente - hanno evidenziato - perchè la disabilità è lucrosa".

 

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