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Pubblicato il 18/09/2012 09:09

Legge elettorale, pronti alla riduzione del numero dei consiglieri

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A partire dalle prossime elezioni, i consiglieri regionali passeranno da 45 a 31

Passerà da 45 a 31 il numero dei consiglieri regionali abruzzesi.

La proposta, che potrebbe diventare effettiva a partire dalle prossime elezioni regionali, è stata confezionata questa mattina nel corso della riunione del gruppo di maggioranza della regione. Il Pdl darà ora incarico al presidente della Commissione Statuto e Riforme Istituzionali, Lorenzo Sospiri di convocare al più presto la seduta al fine di approvare la modifica dello Statuto, per poi arrivare in tempi brevi all'approvazione in Consiglio regionale.  

Il provvedimento prevederà anche l'eliminazione del listino, per cui non ci saranno più consiglieri nominati e non votati da nessuno e una soglia di sbarramento al 3% per i partiti che si coalizzano, al 5% per quelli che corrono da soli. 

“E' un segnale ulteriore dell'attenzione che la Regione Abruzzo pone al problema dei costi della politica”, ha commentato il presidente del Consiglio Regionale, Nazario Pagano, esponente del Pdl, “e soprattutto in sintonia con le disposizioni del Decreto Tremonti. L'Abruzzo si è già caratterizzato come regione capofila per la riduzione dei costi della funzione del Consiglio Regionale e la diminuzione dei consiglieri decisa dalla maggioranza si colloca in questa logica di sobrietà”.

“E' stata una riunione importante”, ha dichiarato il capogruppo Lanfranco Venturoni, “nella quale abbiamo registrato una totale adesione al taglio della spesa della politica. Nel contempo abbiamo affrontato il calendario dei provvedimenti da approvare in Consiglio, a cominciare dalla Legge sull'edilizia che si discuterà domani, martedì 18 settembre. La legge di riordino che vogliamo approvare è fondamentale per il rilancio di un settore che sta vivendo un momento di crisi, e nel contempo è uno strumento di sostegno alle imprese che va nell'interesse di tutti i cittadini. Siamo aperti al dialogo ma non accettiamo che un provvedimento così importante possa essere bloccato da uno sterile ostruzionismo”.

Al vertice di maggioranza, tenuto nella sede della Regione in piazza Unione, erano presenti, tra gli altri, anche il vice presidente del Consiglio Regionale Giorgio De Matteis e i senatori Filippo Piccone e Fabrizio Di Stefano, rispettivamente coordinatore e vice coordinatore regionale del Pdl. Quest'ultimo ha dichiarato: "La proposta corale presentata dal Gruppo PdL in Consiglio regionale, rappresenta un ottimo segnale d'inizio. Non solo per quanto riguarda il taglio dei Consiglieri, che da 45 scenderebbero a 31, ma anche per l'eliminazione del cosi' detto "Listino"". "Giungere alle prossime elezioni potendo esprimere liberamente le proprie preferenze senza liste bloccate - aggiunge il Senatore - e' quanto di piu' auspicabile non solo per la Regione Abruzzo, ma anche per le prossime elezioni Nazionali. Continua quindi a prendere forma la futura Legge elettorale regionale, per cui bisognera' solamente definire alcuni ulteriori passaggi, quali ad esempio la soglia percentuale di sbarramento e l' eventuale doppia preferenza di genere, cui sono favorevole e che per quanto mi riguarda, sarebbe ulteriore dato qualificante per la Riforma elettorale abruzzese".

"La riduzione del numero dei componenti del Consiglio Regionale e' una imposizione che deriva da norme nazionali: per la precisione dal comma 1 dell'articolo 14 della legge 14 settembre 2011, n. 148. Farla passare per una grande scelta riformatrice del PDL abruzzese e' una bufala". Cosi' il consigliere regionale Prc Maurizio Acerbo, che prosegue: "Infatti la proposta di nuova legge elettorale all'esame della commissione prevedeva si' l'abolizione del listino (condivisa da tutte le forze politiche) ma un numero di 40 consiglieri. Dopo la pronuncia a luglio della Corte Costituzionale (sentenza n. 198/2012) si e' definitivamente acclarato che la norma che impone alle regioni di ridurre il numero dei consiglieri regionali e' legittima sul piano costituzionale e quindi bisogna adeguarsi".

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