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Pubblicato il 17/11/2013 17:05

Matteoli: gli elettori sono rimasti con Berlusconi

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Il senatore a L'Aquila parla del Nuovo Centrodestra: "Le scissioni, sia a sinistra sia a destra, non hanno mai portato fortuna agli scissionisti''

"Dopo avere ascoltato ieri la conferenza stampa di Alfano, mi chiedo perche' ci sia stata la scissione, visto che ha riconosciuto in maniera inequivocabile la leadership di Berlusconi''. Cosi' il senatore di FI Altero Matteoli, all'Aquila presso la sala conferenze 'Tre Marie' per un evento della rinata formazione Forza Italia, insieme con l'assessore regionale abruzzese Gianfranco Giuliante. ''La vivo bene perche' ho visto che e' stata una scissione di vertice e non di base - ha aggiunto Matteoli - in queste ore abbiamo avuto telefonate da tutto il territorio, gli elettori sono rimasti con Berlusconi e con Forza Italia. Le scissioni, sia a sinistra sia a destra, non hanno mai portato fortuna agli scissionisti''

''Anche se noi votassimo contro, il Governo ha ancora i numeri per poter andare avanti''. Lo ha detto all'Aquila il parlamentare Altero Matteoli, parlando della tenuta della maggioranza del Governo di Enrico Letta. ''Pero' il Governo sta andando avanti gia' in difficolta' fino a ora perche' la legge di stabilita' contrasta con gli impegni presi con noi''. ''O viene modificata in Parlamento - ha concluso - o altrimenti non siamo in condizione di poterla votare''

''I danni che sta facendo la Merkel all'Europa sono danni rilevanti, e' arrivato il momento di denunciarlo''. Lo ha detto il senatore di FI Altero Matteoli, all'Aquila per un evento, parlando dell'euroscetticismo in vista delle prossime elezioni europee. Matteoli ha spiegato che la nuova Forza Italia avra' un atteggiamento 'molto critico' verso le istituzioni comunitarie: ''Abbiamo sempre creduto nell'Europa e continuiamo, ma questa Europa non decolla da un punto di vista politico, decolla solo da un punto di vista finanziario''. ''Da ragazzino quando facevo il militante del partito della destra andavo a distribuire volantini a favore dell'Europa. Un'Europa delle patrie, dove il nazionalismo contava'', ha concluso.

 

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