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Pubblicato il 16/11/2013 22:10

Nuovo Centrodestra, le scelte dei big dell'Abruzzo

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Alfano annuncia la convention per il 30 novembre

Consumato lo strappo all'interno del Popolo della liberta', si dividono tra le due fazioni anche i parlamentari abruzzesi, una spaccatura che coinvolge anche i due ex coordinatori regionali pidiellini. Il deputato Filippo Piccone, per anni leader regionale del partito, segue infatti i governativi del Nuovo centrodestra di Angelino Alfano, che ha tra gli ispiratori nazionali il ministro per le Riforme, Gaetano Quagliariello, campano di origine ma eletto in Abruzzo. Alla nuova Forza Italia fedele a Silvio Berlusconi, invece, aderisce Fabrizio Di Stefano, gia' vice coordinatore. Per il resto i parlamentari si dividono pressappoco a meta'. Restano con Berlusconi i senatori Antonio Razzi e Paola Pelino. Con Alfano vanno invece la senatrice Federica Chiavaroli e il deputato Paolo Tancredi. Quest'ultimo passaggio, tra l'altro, sancisce la rottura del fronte storico teramano visto che il presidente della Regione, Gianni Chiodi, ha scelto di restare con Berlusconi e dovrebbe anche ricevere compiti di coordinamento della nuova era di Fi. ''Ci eravamo posti tra coloro che hanno lavorato e cercato fino all'ultimo che questa divisione non avvenisse, ma purtroppo cosi' non e' stato - ha dichiarato Di Stefano a margine del Consiglio Nazionale del Pdl - Adesso pero', come ha detto il presidente Berlusconi, deve essere nostro impegno lavorare per 'non scavare un solco' con chi ha fatto una scelta differente, ma impegnarci con questi amici a costruire una coalizione''. Domani, intanto, il deputato Altero Matteoli, che ha aderito a Fi, sara' all'Aquila in quella che gli organizzatori definiscono ''in assoluto la prima manifestazione, non solo in Abruzzo ma in Italia, del nuovo partito''. Con lui l'assessore regionale Gianfranco Giuliante.

La convention di "Nuovo Centro Destra", annunciata da Angelino Alfano nella conferenza stampa di oggi si dovrebbe tenere a Roma il 30 novembre. Secondo quanto si apprende, le colombe che hanno detto no a FI stanno gia' lavorando per costituire gruppi regionali, provinciali e comunali su tutto il territorio. Prematuro parlare invece di alleanze. Se si arrivera' ad un'intesa con Pierferdinando Casini, questa sara' comunque presa in considerazione dopo le elezioni europee. E' questo, infatti, il vero scoglio con il quale la nuova formazione guidata da Angelino Alfano e Gaetano Quagliariello, dovra' fare i conti, visto che c'e' una soglia di sbarramento del 4%. Sempre secondo quanto si apprende, sempre a proposito di elezioni europee, si punterebbe a raccogliere quei 7/8 milioni di voti che si darebbero in fuoriuscita dal centrodestra. 

Ora il Nuovo centrodestra dialoghera' con i 'popolari' di Mauro e Casini? "Dialogheremo con tutte le forze del centrodestra, anche con Fratelli d'Italia e la Lega", taglia corto il ministro delle Riforme Gaetano Quagliariello al termine della conferenza stampa di Angelino Alfano che ha annunciato la nascita dei nuovi gruppi autonomi.

Mannheimer: è un partito che può valere il 10-12%

Sull'asse Sicilia-Lombardia puo' nascere un partito "in grado di raccogliere consensi su tutto il territorio nazionale". Lo dice all'Adnkronos Renato Mannheimer, a proposito della creazione della nuova formazione politica che trova nel siciliano Angelino Alfano e nel lombardo Maurizio Lupi i due principali riferimenti. "Finora l'unico partito in grado di raccogliere consensi in maniera uniforme sul piano nazionale e' il Movimento 5 stelle -afferma- ma anche questo nuovo movimento e' in grado di farlo, anche se e' presto per fare previsioni. Molto dipendera' da quello che diranno in campagna elettorale". Quanto ai potenziali consensi, dice ancora Mannheimer, "in base alle rilevazioni dei giorni scorsi si parte da un 10-12 per cento, ma naturalmente sono dati che vanno riconsiderati alla luce degli avvenimenti di queste ultime ore. E' un lavoro che stiamo facendo e nei prossimi giorni saremo quindi in grado di fornire nuove percentuali". Un consenso, conclude il sondaggista, che "potrebbe essere allargato" con un'eventuale intesa con l'Udc di Pier Ferdinando Casini e il gruppo guidato dal ministro della Difesa Mario Mauro che si e' staccato da Scelta civica.

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