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Pubblicato il 17/07/2012 07:07

Maxi sequestro di beni a un evasore fiscale

chieti, lanciano, menditto, evasione fiscale

72 beni immobili, conti correnti e quote societarie bloccate dal Tribunale di Chieti su richiesta del procuratore di Lanciano

Il Tribunale di Chieti ha applicato la misura del sequestro di 72 immobili, fra terreni e appartamenti, di 12 veicoli, di conti correnti bancari e di quote in 4 societa' - tre delle quali immobiliari nei confronti di un evasore fiscale 'socialmente pericoloso'. La decisione rientra nella normativa in materia di misura di prevenzione nei confronti di indiziati di mafia. La richiesta di sequestro era stata avanzata dal procuratore della Repubblica di Lanciano, Francesco Menditto, a seguito di indagini svolte dalla Polizia Tributaria del comando provinciale della Guardia di Finanza di Chieti che ha proceduto poi al sequestro dei beni, anche intestati a terzi, ma riconducibili al soggetto.
L'uomo, secondo quanto ricostruito, negli ultimi vent'anni e' stato coinvolto in episodi di bancarotta ed evasione fiscale. La normativa applicata, prevista dal Codice antimafia, e' stata recentemente estesa a persone pericolose 'dedite a traffici delittuosi e che vivono col provento di delitti', inserendo in tale ambito, per la prima volta in Italia 'l'evasore fiscale socialmente pericoloso': colui che manifesta personalita' dedita all'evasione fiscale come vero e proprio stile di vita.
Il Tribunale di Chieti, competente per territorio, ha applicato altre misure di prevenzione, tra le quali la sorveglianza speciale per tre anni, con l'obbligo, per l'uomo, di versare una cauzione di 100mila euro, ritenendo che 'sia dedito abitualmente alla commissione di reati preordinati all'evasione fiscale'.
Da oggi i beni sequestrati sono gestiti da un amministratore giudiziario, con estromissione dei formali titolari. I beni immobili, all'esito della confisca, saranno utilizzati per fini sociali da parte dei Comuni che ne faranno richiesta

 

"E' la prima volta in Italia che la normativa antimafia in tema di sequestri preventivi viene applicata a un evasore fiscale definito 'socialmente pericoloso'". Lo dichiara il procuratore della Repubblica di Lanciano, Francesco Menditto, a margine della conferenza stampa svoltasi a Chieti nel Comando provinciale della Guardia di Finanza di Chieti. 

Nei confronti di P.V., la cui attivita' illecita secondo gli inquirenti va avanti dal 1993, e' stata applicata come richiesto dalla procura di Lanciano "la misura di prevenzione con contestuale sequestro della totalita' dei beni a lui riconducibili, pur se intestati a prestanome" (articolo 20 del Codice antimafia). Una volta ricostruita la presunta attivita' illecita ventennale di P.V., la procura di Lanciano ha proposto "l'applicazione della normativa in materia di misure di prevenzione prevista dal Codice antimafia nei confronti degli indiziati di mafia recentemente estesa alle persone dedite a traffici delittuosi e che vivono col provento di delitti, inserendo in tale ambito - sottolinea il Procuratore Menditto - per la prima volta in Italia l'evasore fiscale 'socialmente pericoloso', ovvero colui che manifesta una personalita' dedita all evasione fiscale, continua e ripetuta, come vero e proprio stile di vita"

 

 

 

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