Nel primo semestre del 2014 solo il 20 per cento delle imprese abruzzesi del settore metalmeccanico ha effettuato investimenti. Nella seconda meta' dell'anno la percentuale e' ancora piu' bassa: le aziende che hanno previsto investimenti sono infatti meno del 10 per cento. Sono i dati emersi, questa mattina, a Pescara, in occasione della presentazione, a livello nazionale, della 132/esima indagine congiunturale sul settore metalmeccanico italiano, elaborata da Federmeccanica. All'incontro hanno partecipato il presidente della sezione Meccatronica, Marco Mari, il direttore dell'associazione degli industriali, Luigi Di Giosaffatte, il direttore di Confindustria Teramo, Nicola Di Giovannantonio, e il presidente della sezione teramana, Salvatore Loddo. Stando all'indagine di Federmeccanica, a livello nazionale, la ripresa appare ancora lontana. Tra luglio e settembre la produzione metalmeccanica e' scesa di un ulteriore 1.5 per cento rispetto al precedente trimestre. Di contro si evidenzia un leggero incremento delle esportazioni pari allo 0,8 per cento, ottenuto grazie alla domanda che proviene da Cina e Stati Uniti, che pero' e' stata quasi completamente vanificata dai segni negativi che vengono sopratutto della Russia. Per quanto riguarda l'Abruzzo, stando ai dati contenuti nell'indagine semestrale di Confindustria, nei primi sei mesi del 2014, l'utilizzo della capacita' produttiva e il fatturato sono stabili, mentre l'export e' stabile con tendenza all'aumento. Per gli stessi indicatori, gli imprenditori prevedono una situazione di stabilita' nella seconda meta' dell'anno. Nonostante siano poche le imprese che prevedono investimenti, quello metalmeccanico e' l'unico settore in cui sono previsti investimenti in innovazione di processo (4,35 per cento delle imprese). "L'Abruzzo - ha sostenuto Mari - e' penalizzato da una carenza infrastrutturale e quindi abbiamo bisogno di maggiore impulso per il rilancio dell'industria metalmeccanica". "Come produzione siamo sotto al 30 per cento - ha sottolineato Di Giosaffatte - c'e' una decrescita produttiva del nostro settore. La ripresa e' ancora lontana, il trend generale e' negativo".
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