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Pubblicato il 07/09/2015 14:02

Parco della Costa Teatina, l'affondo di Confindustria

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Ballone: "con la sua attuale perimetrazione e' un gravissimo danno per l'economia e la stessa immagine dell'Abruzzo"

L'Istituzione del Parco della Costa Teatina "con la sua attuale perimetrazione e' un gravissimo danno per l'economia e la stessa immagine dell'Abruzzo". Cosi' il Presidente di Confindustria Abruzzo, Agostino Ballone, sulla vicenda legata alla proposta di Istituzione del Parco della Costa Teatina. "In realta' - ha evidenziato il presidente regionale degli imprenditori- si sta discutendo di un territorio gia' fortemente antropizzato su cui insistono importanti e consistenti attivita' imprenditoriali nonche' importanti snodi infrastrutturali. E' sufficiente fare un giro in macchina: e' un territorio che nulla ha a che vedere con 'l'Abruzzo regione verde' che si vuole rappresentare. E' un controsenso volto solo a danneggiare attivita' imprenditoriali gia' operanti e nuovi investimenti". Su tale materia Confindustria, ha poi ricordato Ballone "e' gia' intervenuta in piu' sedi e occasioni e attivera' ancora ogni iniziativa necessaria volta a tutelare gli interessi non solo delle imprese locali ma anche degli stessi territori e popolazioni interessate che sicuramente, stante la situazione sopra rappresentata, non possono avere nel turismo prospettive di crescita e sviluppo sociale e occupazionale". In due lettere indirizzate alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, oggi competente della materia, alla Presidenza della Regione Abruzzo e alla stessa Presidenza nazionale di Confindustria. Nelle missive, sempre a firma del Presidente di Confindustria regionale, si evidenziava come "il territorio abbia caratteristiche socioeconomiche difficilmente compatibili con un idea di parco quale quella espressa dalla legge 394/91, essendo in larga parte antropizzato, infrastrutturato con importanti snodi intermodali (porti e autoporti, raccordi ferroviari e stradali ecc) e interessato da numerosi insediamenti produttivi preesistenti. Inoltre, pur dando atto al Commissario di aver fatto ogni sforzo per ridurre l'impatto sulle attivita' preesistenti e sull'utilizzo delle infrastrutture, Confindustria, in tali missive, evidenziava come comunque permangano forti criticita' nella proposta perimetrazione soprattutto per le aree contigue ai Porti e alle infrastrutture ferroviarie". Ballone ha poi evidenziato come "le aree di maggior pregio e le emergenze storico-culturali ed ambientali presenti nel territorio siano di fatto gia' sottoposte a vincoli di varia natura e quindi comunque protette secondo lo spirito della legge ma che il tentativo di creazione di aree di integrazione tra queste ultime e le nuove crea notevoli problemi di compatibilita' con le attivita' sia industriali che agricole in special modo, tanto che tra i principali oppositori vi sono proprio diverse organizzazioni del mondo agricolo". 

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