Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale si e' pronunciato definitivamente sulla vicenda dei tre ponti sul fiume Saline, un intervento da 15 milioni e 800mila euro (fondi Cipe) promosso dalla Provincia di Pescara.
La sezione quinta (presidente Giorgio Trovato) ha respinto il ricorso in appello presentato da un'associazione temporanea di imprese dopo il pronunciamento del 2010 del Tar di Pescara in favore della Provincia per cui la vicenda si chiude definitivamente, sul fronte giudiziario, a pieno favore dell'ente pubblico. Ne danno notizia il presidente della Provincia Guerino Testa e gli assessori alle Grandi infrastrutture e ai Lavori pubblici, rispettivamente Andrea Faieta e Roberto Ruggieri.
"La Provincia - ricordano - ha affidato i lavori nel 2009 ma da allora tutto e' rimasto bloccato a causa dei ricorsi, prima dinanzi al Tar - che ci aveva gia' dato ragione - e poi di fronte al Consiglio di Stato, e anche in questo caso la giustizia si e' pronunciata a nostro favore, convalidando di fatto il lavoro svolto dai nostri uffici tecnici e grazie al lavoro dell'avvocato Fabrizio Rulli, che difendeva l'ente. Una pausa lunghissima, se cosi' la vogliamo chiamare, che ha imposto uno stop ad un'opera strategica. Per quanto ci riguarda - aggiungono presidente e assessori - abbiamo fatto il possibile per sistemare le cose in vista del pronunciamento del Consiglio di Stato. Ricordiamo infatti che a dicembre 2011 la Provincia ha sottoscritto l'accordo di programma con i Comuni di Montesilvano e Citta' Sant'Angelo per la realizzazione dei ponti sul Saline, in relazione ai quali devono partire le operazioni di bonifica, in corso di autorizzazione da parte del ministero dell'Ambiente. Il mese scorso si e' chiusa la conferenza di servizi che ha sancito la conclusione della procedura. L'obiettivo attuale e dei prossimi mesi, superata positivamente la fase del pronunciamento della giustizia, e' di accelerare l'iter, nel rispetto ovviamente della legge e seguendo scrupolosamente l'iter, per dare alle comunita' di Montesilvano e Citta' Sant'Angelo, ma piu' in generale a tutti gli automobilisti che transitano in quest'area delle infrastrutture in grado di modificare radicalmente la viabilita' della zona, decongestionando tutte quelle strade che oggi devono sopportare un carico notevolissimo di traffico".
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