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Pubblicato il 09/02/2015 15:03

Porto di Ortona, Febbo chiede chiarezza

porto, ortona

Fango e nubi sul porto di Ortona. "Vogliamo portare all'attenzione dell'opinione pubblica due questioni finora sottaciute che riguardano il porto e l'intera Citta' di Ortona". E' quanto ha dichiara il presidente della Commissione di Vigilanza Mauro Febbo questa mattina durantwe l'incontro con i giornalisti alla presenza del capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale Tommaso Cieri e del vice coordinatore regionale di Forza Italia, Lucio Cieri. "Il primo argomento - ha proseguito Febbo - riguarda il dragaggio del porto di Pescara ma che sta coinvolgendo Ortona, come apprendiamo esclusivamente da notizie a mezzo stampa, il secondo invece e' legato a quanto si discutera' giovedi' 12 febbraio nel corso della riunione del Comitato Via che esaminera' la richiesta di costruzione di un deposito costiero di stoccaggio di Gpl proprio a Ortona. Non abbiamo problemi nel comprendere che a Pescara c'e' una vera e propria emergenza ma stiamo parlando di 30.000 mq di rifiuti che sarebbero destinati a Ortona e vorremmo capire che tipo di materiali saranno depositati. Cio' che ci allarma in particolare - ha affermato Febbo - sono le dichiarazioni del presidente D'Alfonso che ha parlato di un successivo dragaggio con conseguente stoccaggio di ulteriori 450.000 mq di fanghi da depositare a Ortona, cioe' una enormita'. A cui si andranno ad aggiungere i 600.000 mq proprio del dragaggio del porto di Ortona e anche qui vorremmo capire a che punto siamo. Non vorrei che privilegiare Pescara significhi danneggiare questa infrastruttura che, e' bene ricordarlo, e' stata individuata come porto regionale. Sull'altro enorme problema - ha aggiunto Febbo - la Citta' viene tenuta completamente all'oscuro. Nelle vicinanze del Lido Saraceni, zona ad alta vocazione turistica, si vuole realizzare un impianto di stoccaggio di Gpl da 25.000 mq, con ben 5 depositi del raggio di 20 metri x15 metri, questo vuol dire andare incontro a quello che si chiama 'rischio di incidente rilevante', andando oltre i parametri del Decreto Seveso. Inoltre si rischia di interdire l'accesso al porto per il raggio di 1 km, con le conseguenti prescrizioni di Vigili de Fuoco e della Capitaneria di porto che riguarderebbero non solo le navi da crociera ma danneggerebbero inevitabilmente tutte le attivita' legate al porto".

"Oggi stesso depositero' richiesta di convocazione straordinaria e urgente del Consiglio comunale". Febbo ha poi aggiunto: "Ho ricevuto la convocazione per il Via il 4 febbraio, ho chiesto di rinviare l'esame dell'argomento perche' e' impossibile accedere allo stesso e comprenderne i dettagli nonostante sia stato pubblicato on line, cosi' come e' stato evidenziato anche dalle associazioni ambientaliste. Vista la portata riteniamo che debba essere consentito a tutti i portatori di interesse di visionarlo. Tutti vorremmo capire cosa si intende realizzare e che si aprisse un minimo di confronto. A quanto pare il Gpl sara' trasportato via ferro e via gomma e stiamo parlando di 250/300 cisterne che dovrebbero transitare nel porto quotidianamente con tutti i possibili ed elevatissimi rischi"

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