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Pubblicato il 15/12/2013 08:08

Quagliariello: il candidato per le regionali è Chiodi

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"Le radici del Nuovo CentroDestra in Abruzzo sono solide perche' qui abbiamo lavorato tanto e abbiamo una delle migliori squadre d'Italia"

"Per noi il candidato alla presidenza della Regione Abruzzo e' Gianni Chiodi: ha lavorato bene e quindi noi lo sosterremo. Il che non significa che rinunciamo ad una sana competizione all'interno della coalizione con le altre forze che sostengono Chiodi e innanzitutto con Forza Italia. Il nostro obiettivo e' prendere piu voti di Forza Italia alle regionali". Lo ha dichiarato il ministro per le Riforme, Gaatano Quagliarello, oggi a Chieti a margine della presentazione del gruppo consiliare del Nuovo Centro Destra al Comune. Sulla data del voto e sull'election day europee e regionali, "credo che - ha aggiunto il ministro - laddove c'e' la possibilita' di riunire le elezioni per risparmiare, questa sia una scelta di buon senso che i cittadini comprendono. Credo che ora devono prevalere le esigenze dei cittadini sulle esigenze dei partiti. Questo per me vale in generale: in Abruzzo come in tutte le altre situazioni".

"Le radici del Nuovo CentroDestra in Abruzzo sono solide perche' qui abbiamo lavorato tanto e abbiamo una delle migliori squadre d'Italia. Ci aspettiamo tantissimo dall'Abruzzo e da questa provincia, storicamente di centro destra, che stava perdendo un po' il suo connotato. Noi siamo qui a riportare innanzitutto l'entusiasmo e far fruttare le buone tradizioni che questa provincia e questa citta' hanno", ha aggiunto Gaetano Quagliarello che ha poi parlato di temi nazionali.

"Si deve fare la legge elettorale e si devono fare le riforme per cambiare il bicameralismo e ridurre il numero dei parlamentari. Oggi non abbiano piu' il problema di fare una safety net, una legge di salvaguardia perche' questa e' stata fatta dalla Consulta ma non per questo possiamo perdere tempo. Se facciamo insieme queste due riforme, avremo una sola camera politica, un minor numero di parlamentari e finalmente una nuova legge elettorale. Questo e' il nostro impegno, andremo avanti con la stessa determinazione che abbiamo dimostrato ieri abolendo il finanziamento dei partiti"ha concluso Gaetano Quagliariello, intervenuto alla presentazione del gruppo consiliare del Nuovo Centro Destra costituitosi al Comune di Chieti. Al gruppo hanno aderito il sindaco Umberto Di Primio, cinque consiglieri e un assessore.

 "Abbiamo messo delle premesse che nel 2014 potrebbero portare questo Paese a crescere strutturalmente e a diminuire finalmente il debito. Cerchiamo di non gettare tutto cio', quindi lo stimolo a far meglio e' il benvenuto, ma cerchiamo di evitare qualsiasi atteggiamento distruttivo perche' i cittadini non comprenderebbero un salto nel buio". Lo ha affermato il ministro per le Riforme costituzionali, Gaetano Quagliariello, a margine di un convegno a Pescara, rispondendo ai cronisti che lo interpellavano sulla giornata di mobilitazione indetta dai sindacati contro i tagli previsti dalla legge di stabilita'. Sottolineando che "con questa legge di stabilita' si e' fatto quel che si poteva, ma la situazione e' tale che quel che si e' fatto non e' mai sufficiente", il ministro ha poi affermato che "d'altra parte abbiamo avuto un'inversione di tendenza e questo andrebbe riconosciuto. Il paese nello scorso trimestre per la prima volta e' uscito dalla recessione, lo spread e' al minimo storico e la borsa - ha concluso - e' al massimo".

"Il movimento dei Forconi rappresenta delle istanze che nel Paese ci sono. Il Governo deve riuscire a distinguere queste istanze, deve dimostrare capacita' di ascolto e di risposta, e le deve dividere da quelle pulsioni violente che pure ci sono e stravolgono la vita delle nostre città".

Secondo il ministro le violenze "non sono accettabili perche' le citta' sono dei cittadini, sono dei commercianti, sono di chi in questi giorni vuole andare nei negozi e non possono questi trovarsi senza tutela. Bisogna dividere quel che c'e' da ascoltare e le risposte da dare - ha concluso Quagliariello -, da cio' che invece e' strumentale".

 

"Per la prima volta il presidente del Consiglio regionale e quello della Giunta hanno lavorato come se fossero parte di un unico sistema. Una Regione funziona se Giunta e Consiglio riescono ad integrarsi e devo dire che questa sfida e' stata vinta". Lo ha affermato il presidente del Consiglio regionale dell'Abruzzo, Nazario Pagano, nel corso della presentazione del volume 'Abruzzo che legifera', curato dall'ufficio stampa dell'Ente, che si e' svolta oggi a Pescara. In riferimento all'arresto dell'ex governatore Ottaviano del Turco, Pagano ha sottolineato che "questa legislatura nasce dopo un fatto drammatico, l'arresto del presidente, e i consiglieri hanno assunto un atteggiamento virtuoso, eliminando tutto cio' che di negativo c'era nel passato". A segnare la legislatura e l'atteggiamento dei consiglieri, secondo Pagano, e' stato anche il terremoto dell'aprile del 2009, "pochi mesi dopo il nostro insediamento. A tutto cio' - ha sottolineato il presidente - si sono uniti il default e le criticita' della sanita'. Questa situazione ha responsabilizzato i consiglieri. Abbiamo approvato leggi innovative, abbiamo ridotto il numero dei consiglieri regionali. In altre parole - ha concluso - una nuova attenzione etica"

"Dividere bene il lavoro e fare gli straordinari" per la nuova legge elettorale e le riforme. Questo l'auspicio del ministro per le Riforme costituzionali, Gaetano Quagliariello, nel corso della presentazione del volume 'L'Abruzzo che legifera', realizzato dal Consiglio regionale, che si e' svolta oggi a Pescara. "Affidando a un ramo l'abolizione delle Province e all'altro ramo la riduzione dei parlamentari - ha sottolineato il ministro - se le cose vengono fatte bene, in 12 mesi potremmo arrivare a terminare le quattro letture e anche essere pronti ad un confronto elettorale nel 2015, ma questo e' un auspicio".

"Se non diamo la riforma in questo frangente le regioni restano sospese tra un passato che non puo' piu' essere mantenuto e un futuro incerto". Lo ha affermato a Pescara il ministro per le Riforme costituzionali, Gaetano Quagliariello, nel corso della presentazione del volume 'Abruzzo che legifera', curato dall'ufficio stampa del Consiglio regionale dell'Abruzzo. Rispondendo ai cronisti, a margine dell'iniziativa, il ministro ha sottolineato che con il titolo Quinto della Costituzione, "legislatore nazionale e regionale litigano tra di loro ogni giorno e poi a decidere e' quasi sempre la Corte costituzionale". "Il cittadino non sa a quale santo votarsi, a quale legge far riferimento - ha sottolineato Quagliariello -. In questa situazione di incertezza del diritto si fa una sola cosa, si delocalizza l'investimento e cosi' si impoveriscono i nostri territori e il nostro Paese. Questo - ha concluso - deve finire"

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