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Pubblicato il 07/10/2013 19:07

Rifiuti, Chiodi: Riforma utile contro le inefficienze

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Le video interviste al Governatore e all'assessore Di Dalmazio

"Per diverso tempo in Abruzzo molti hanno ritenuto che la crisi legata alla gestione dei rifiuti potesse farci sprofondare in una situazione disperata come quella che si vive quotidianamente a Napoli. Ma questo, fortunatamente, non e' mai accaduto e non e' accaduto principalmente perche' l'assessore competente ed il dirigente del settore hanno saputo operare con capacita' e determinazione affrontando con lungimiranza la riforma del sistema e guardando ben oltre le situazioni contingenti". A parlare cosi' e' il presidente della Regione, Gianni Chiodi, che, a proposito, del nuovo assetto gestionale del ciclo dei rifiuti urbani, ha voluto esaltare "una legge importantissima in un settore estremamente sensibile come quello della gestione dei rifiuti poiche' il servizio, sia in termini di costi che di eventuali inefficienze, e' uno di quelli maggiormente percepiti dai cittadini. Il percorso per arrivare alla sua approvazione e' stato piuttosto articolato - ha aggiunto - anche a causa delle resistenze che sono state frapposte da chi ha fatto di tutto per scaricare altrove disservizi e inefficienze". Il presidente della Regione ha, poi, ricordato come i rifiuti fossero una delle quattro emergenze da affrontare all'inizio della legislatura oltre a sanita', debito e trasporti. "In sanita' la situazione e' sotto controllo riguardo ai costi e presto saremo anche una delle nove regioni in grado di assicurare i Livelli essenziali di assistenza (LEA) - ha confermato Chiodi -. Riguardo al debito, c'e' stata una riduzione del 25 per cento e dal 2015 si libereranno ulteriori risorse per circa 60 milioni di euro. Inoltre, e' tuttora in atto il percorso di riduzione delle tasse. Si badi bene - ha sottolineato - che queste situazioni le abbiamo affrontate nonostante la persistente crisi economica che, come si sa, ha dimensioni internazionali ed un terremoto devastante. Resta da definire il nodo dei trasporti per arrivare ad una gestione migliore ed a costi piu' contenuti ma intanto - ha proseguito - abbiamo dato vita alla riforma dei consorzi industriali, a quella dei consorzi fidi ed a quelle delle Comunita' montane e del sistema idrico integrato. Una cosa e' certa - ha concluso - questo nuovo assetto nella gestione dei rifiuti ci aiutera' a superare le inefficienze senza, peraltro, creare problemi ai livelli occupazionali. Il personale impegnato nel settore sara' pienamente tutelato".

 

Ridisegnare l'assetto istituzionale e gestionale del ciclo dei rifiuti urbani in Abruzzo con la previsione di istituire un solo Ambito Territoriale Ottimale (ATO), coincidente con l'intero territorio regionale. E' l'obiettivo principale che si prefiggono le norme sulle gestione integrata dei rifiuti, riguardanti l'attribuzione delle funzioni relative al servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani e le modifiche alla legge 19 dicembre 2007 n.45, appena approvate dal Consiglio regionale. Questa mattina, a Pescara, in Regione, il presidente della Giunta, Gianni Chiodi, e l'assessore all'Ambiente, Mauro Di Dalmazio, ne hanno illustrato i contenuti, affiancati dal direttore degli Affari della Presidenza, Antonio Sorgi, e dal dirigente del settore Gestione rifiuti, Frannco Gerardini. In sostanza si punta su razionalizzazione, riduzione delle frammentarieta' ed efficientamento. "Si tratta di una legge di portata storica - ha affermato Di Dalmazio - poiche' ridisegna l'organizzazione regionale dei rifiuti con l'intento di determinare una riduzione della frammentarieta' nelle gestione del settore ed al tempo stesso si pone l'obiettivo di eliminare inefficienze, inerzie ed inadempimenti che, nel tempo, hanno comportato un sensibile aumento dei costi per i cittadini". L'ATO Abruzzo viene, infatti, istituito al fine di superare l'attuale assetto dei servizi organizzati nella regione per la gestione del ciclo dei rifiuti urbani comprendente ben tredici comprensori intercomunali. "Nonostante la legge lo prevedesse - ha aggiunto Di Dalmazio - in Abruzzo non sono mai stati costituiti gli Ambiti Territoriali Ottimali e la conseguenza di questo stato di cose e' stata una proliferazione di centri di intervento, circa 200 soggetti con assetti societari, oltretutto, estremamente variegati, che, anche a seguito della mancata realizzazione degli impianti, ha spesso determinato situazioni di grave inefficienza gestionale, aggravi tariffari sugli utenti, sprechi organizzativi e talvolta vere e proprie emergenze".

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