Beni mobili e immobili per un milione di euro sono stati sequestrati questa mattina nel pescarese dal personale del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, della Questura e dei carabinieri. Il patrimonio sottoposto a sequestro si trovava nella disponibilita' di un'intera famiglia che fa capo a un soggetto gravato da numerosi precedenti penali, gia' arrestato per sfruttamento della prostituzione, violenza sessuale di gruppo e lesioni personali. Il provvedimento di oggi e' rafforzativo di altre misure disposte su gran parte dei beni dell'indagato su richiesta dei carabinieri di Montesilvano che in passato lo hanno arrestato per traffico di sostanze stupefacenti
Sotto sequestro sono finiti una unita' immobiliare con aree di pertinenza tra cui una piscina, situata a Elice, 4 auto, 2 motocicli e 14 rapporti finanziari intestati o comunque riconducibili, anche per interposizione fittizia, ai membri della famiglia finita nel mirino. Per gli investigatori si tratta di patrimoni illecitamente accumulati perche' nonostante l'attivita' svolta nel campo della ristorazione e dell'intrattenimento e' stata riscontrata una evidente sproporzione tra il reddito e le disponibilita' patrimoniali. Altri sequestri del genere sono stati eseguiti negli ultimi anni, dal 2007, per un importo di 29 milioni di euro con l'applicazione di 93 misure della sorveglianza speciale in capo ad altrettante persone.
Al centro degli accertamenti che hanno portato al sequestro di oggi c'e' Claudio Mastramico, 50 anni, arrestato il 28 febbraio 2007 dai carabinieri della compagnia di Montesilvano con altre 28 persone nell'ambito della operazione antidroga denominata 'Saline' a seguito della quale e' stato condannato in primo grado a 9 anni di reclusione. Proprio da quella indagine ha preso il via l'attivita' delle forze dell'ordine che ha portato al blitz di oggi. A Mastramico, tuttora titolare di una discoteca a Elice (Godzilla Club Exte', in localita' Bastioni, inaugurata in occasione della partita dei mondiali Italia Ucraina) e di auto di grossa cilindrata, quali Ferrari e Mercedes, sono riconducibili i beni sottoposti a sequestro stamani, parte dei quali erano gia' stati sottoposti a sequestro nell'ambito dell'operazione Saline perche' connessi ai reati che gli venivano contestati. Nell'operazione di oggi e' stata invece applicata la normativa antimafia che prevede la sussistenza di due requisiti: la pericolosita' sociale del soggetto e la sproporzione tra il reddito e tenore di vita. Il sequestro ha riguardato la Ferrari la Mercedes cls, una Citroen c2, una Lancia y, una Smart e un quad usato per gli spostamenti in campagna, oltre a 185mila euro di rapporti finanziari e l'immobile che comprende discoteca, ristorante e abitazione dell'uomo. Il tutto era intestato alla sua famiglia: madre, moglie e figli. "Per la prima volta - ha sottolineato il dirigente dell'Anticrimine Egidio Labbro Francia - questa normativa viene applicata a un soggetto che non e' rom anche se nel nostro lavoro non facciamo distinzioni tra nomadi e non nomadi". Mastramico e' sorvegliato speciale e al momento si trova rinchiuso in carcere a Teramo per la violazione degli obblighi degli arresti domiciliari. Nel 2010 e' stato arrestato per violenza sessuale di gruppo, lesioni e sfruttamento della prostituzione - ha ricordato il capitano Enzo Marinelli, comandante della compagnia carabinieri di Montesilvano - il quale ha anche sottolineato che all'epoca dell'arresto avvenuto nel 2007 si scopri' che nascondeva i soldi in campagna. Roberto Di Mascio, comandante del Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di finanza ha messo in evidenza che fino al 2010 Mastramico ha presentato dichiarazioni dei redditi ma erano "risibili".
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