Si è conclusa a Roma la riunione sulla crisi della Sixty di Chieti. Nell'incontro, stando a quanto riferito dal vice presidente della Giunta regionale, Alfredo Castiglione, sono state definite "le linee guida per il superamento della crisi della Sixty Spa". Stando a quanto riferito da Castiglione hanno firmato l'accordo la Newco Sixty, il Ministero dello Sviluppo Economico, la Provincia, il Comune, la Regione e i sindacati Cisl e Uil. La Cgil ha preferito per il momento astenersi per confrontarsi con i lavoratori durante una assemblea che dovrebbe tenersi lunedì proprio in azienda.
"E' stata una giornata lunga, ha detto Castiglione, ma che alla fine ha dato i suoi frutti e che vedrà certamente il Made in Italy e la professionalità dei lavoratori premiata. Penso che l'Abruzzo abbia bisogno in questi momenti di maggiore attenzione su queste problematiche e non su altre che in questi giorni stanno catalizzando l'attenzione di qualcuno".
L'accordo prevede una forte riduzione del personale, da 365 unità attuali a 50-60 impiegati in una Newco Sixty, con altri 70 posti di lavoro in un'azienda satellite, sganciata dal gruppo che in pratica accoglierebbe i marchi storici dell'azienda di Chieti, come Miss Sixty, Energie, Refrigiwear e Murphy&Nye.
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