Un bando per un valore di 10 milioni di euro a valere sui fondi FAS 2007-2013, rivolto a finanziare i Contratti di Sviluppo Locale promossi delle imprese, in forma singola o associata, e' stato presentato, questa mattina, a Pescara, in Regione, dal vice presidente ed assessore allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione, nel corso di una conferenza stampa. Le imprese beneniciarie dovranno avere almeno sede operativa in Abruzzo per investimenti di consistente valore economico e finanziario e con ottimi riflessi da un punto di vista occupazionale. "L'attuale Governo regionale - ha spiegato Castiglione - si e' impegnato, sin dal momento del suo insediamento, a porre in essere interventi per sostenere al massimo la competitivita' del sistema economico. La legge regionale n.40/2012 sulla "Promozione e sviluppo del sistema produttivo regionale" ha, infatti, completato dal punto di vista legislativo, il processo di riordino territoriale avviato con le leggi sull'artigianato, il commercio, i consorzi fidi e con la riforma dei consorzi industriali". Dopo aver disegnato una nuova geografia industriale regionale, attraverso la spinta ad un nuovo riposizionamento strategico delle filiere produttive regionali sul concetto d'innovazione con i Poli e le Reti di Imprese, secondo il vice presidente della regione "e' arrivato il momento di compiere un ulteriore sforzo mirato allo sviluppo del nostro territorio, attraverso il sostegno finanziario teso a favorire la realizzazione di iniziative di localizzazione, ampliamento e ammodernamento di unita' industriali rilevanti per il rafforzamento della struttura produttiva della regione Abruzzo, con particolare riferimento alle aree di crisi".
Il bando sui Contratti di sviluppo locali segue il finanziamento, avvenuto con un dotazione finanziaria pari a 15 milioni di euro, sempre a valere sulla dotazione FAS, dei Contratti di Sviluppo Nazionali gestiti da Invitalia, per cofinanziare progetti di sviluppo presentati da aziende abruzzesi, in base al DM del 24 settembre 2010. "Il finanziamento dei contratti di sviluppo nazionali e locali - ripreso Castiglione - rientra nella logica di passare, nell'immediato futuro, ad una progettualita' in grado di rafforzare la qualita' e la credibilita' generale di interlocuzione, ponendo il tessuto industriale regionale all'avanguardia in termini di attivita' e capacita' propositiva". La genesi di tale iniziativa, infatti, parte dalla constatazione che molte sono le eccellenze presenti nella regione in tutti i settori. Aziende che fanno della tecnologia e del know-how il loro punto di forza e che, se messe in condizione di aumentare il proprio livello di innovativita' e di crescita, attraverso nuovi investimenti, possono raggiungere un livello adatto a rispondere alle sfide che la competizione mondiale ci propone. "Se gli imprenditori guardano con ritrovato clima di fiducia alla Regione Abruzzo, - ha proseguito il vice presidente - occorre dare loro gli strumenti necessari per aumentare la propria efficienza e con essa maggiore produttivita', che si traduce in maggiore competitivita' da mettere in campo per vincere la concorrenza sul piano nazionale e internazionale, per fare in modo che per l'Abruzzo arrivi al piu' presto al superamento dell'attuale crisi strutturale del nostro sistema produttivo. Tale modello - ha concluso - spero sia realizzato nel piu' breve tempo possibile al fine di rendere realmente operativa la "rivoluzione industriale" in cui l'Abruzzo e' entrato, per affrontare con la massima serenita' il dopo-crisi, utilizzando i nuovi servizi e la sua intrinseca innovativita' come leve di competitivita' territoriale".
Il Contratto di Sviluppo in questione favorisce la realizzazione di investimenti proposti da imprese aventi sede operativa in Abruzzo. Ha per oggetto uno o piu' progetti di investimento ed eventuali progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, strettamente connessi e funzionali tra loro. Finanzia investimenti nei settori industria, artigianato e commercio. E' sottoscritto da una o piu' imprese e dalla Regione Abruzzo. Richiede un investimento minimo compreso tra 3 e 7 milioni di euro. Si applica nelle aree previste dalla Carta degli aiuti 2007-2013 e nel resto del territorio regionale solo se l'investimento e' proposto da piccole e medie imprese. Prevede agevolazioni sotto forma di contributo a fondo perduto. E' rivolto alle piccole, medie e grandi imprese anche estere che hanno una sede operativa in Abruzzo. In particolare, i destinatari delle agevolazioni sono: l'impresa "proponente", che promuove l'iniziativa imprenditoriale ed e' responsabile della coerenza tecnica ed economica del Contratto di Sviluppo, le eventuali imprese "aderenti", che realizzano progetti di investimento nell'ambito del suddetto Contratto di Sviluppo. Il Programma di sviluppo oggetto del Contratto puo' essere promosso e sviluppato anche dai poli d'innovazione, dalle reti d'imprese e dalle associazioni di categoria presenti nel CNEL, ed ha ad oggetto la realizzazione, su iniziativa di una o piu' imprese, anche di settori diversi (industria, artigianato, commercio, ecc.) di un programma di sviluppo rientrante nella seguente fattispecie prevista dall'art. 14 della Legge regionale n. 40/2012. Il programma di sviluppo produttivo e' un'iniziativa imprenditoriale finalizzata alla produzione di beni e/o servizi, per la cui realizzazione sono necessari uno o piu' progetti d'investimento ed, eventualmente, progetti di ricerca industriale a prevalente sviluppo sperimentale, strettamente connessi e funzionali tra di loro in relazione al processo di produzione dei prodotti finali.
L'importo complessivo delle spese ammissibili degli investimenti oggetto del contratto di sviluppo Locale deve essere ricompreso tra un importo minimo di 3 milioni di euro e un importo massimo pari a 7 milioni di euro. Il contributo viene concesso a fondo perduto. I progetti di investimento del Contratto di Sviluppo possono essere realizzati nelle aree previste dalla Carta degli aiuti a finalita' regionale approvata dalla Commissione europea per il periodo 2007-2013 (Aiuto di Stato n. 117/2010 pubblicato su GUUE del 10 agosto 2010, n. C 215/5; nel resto del territorio regionale solo per la piccole e medie imprese. I progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale possono essere realizzati su tutto il territorio regionale. In merito alle agevolazioni, bisogna distinguere tra progetti di investimento e progetti di ricerca e sviluppo. Nel primo caso, sono interessati settori diversi dalla trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, nel secondo caso riguardano progetti di ricerca industriale e progetti di sviluppo sperimentale. Gli incentivi previsti variano a seconda della tipologie dei progetti. Nel caso dei progetti di investimento nelle aree in deroga, quelle rientranti nell'87 3c, le piccole imoprese potranno beneficiare di incentivi pari al 35% del totale.La percentuale sara', invece, del 25% perr le medie imprese e del 15% per le grandi imprese. Se, invece, i progetti di investimento riguarderanno altre aree, le piccole imprese potranno beneficiare del 20%, quelle medie del 10% mentre le grandi imprese non potranno avvalersi di alcun incentivo. Per quanto riguarda, infine, i progetti di ricerca e sviluppo, che sono relativi all'intero territorio regionale, gli incentivi per le grandi imprese saranno pari al 50% se si tratta di progetti di ricerca industriale e al 25% se si tratta di progetti di sviluppo sperimentale. Per le medie imprese saranno pari al 60% nel primo caso e pari al 35% nel secondo. Per le piccole imprese, gli incentivi saranno parti al 70% se si tratta di progetti di ricerca indutriale e pari al 45% nel caso di progetti di sviluppo sperimentale. Le imprese potranno fare domanda attraverso l'istanza di accesso, a partire dal giorno successivo alla pubblicazione del bando sul BURAT. La Regione Abruzzo valutera' le stesse istanze e, a partire dal 31 maggio prossimo, potra' essere presentata la Proposta di Massima la cui valutazione positiva dara' diritto alle imprese ad accedere alla fase negoziale. Ad essa seguira' la sottoscrizione del Contratto di Sviluppo Locale da parte della Regione Abruzzo con l'impresa o le imprese proponenti.
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