Nessun danno nelle province di Frosinone e l'Aquila colpite nella tarda serata di ieri e nella notte scorsa da due scosse di terremoto. Sono cinquanta le verifiche svolte dai Vigili del fuoco nel corso della notte nel frusinate, dopo la scossa di 4.8 di magnitudo registrata dopo le 22. Controlli sono stati effettuati nei territori di Sora, Isola Liri, Settefrati, Castel Liri, Monte San Giovanni, Alvito, Fontechiari, Casal Vieri. Non sono stati registrati danni, solo in un caso a Sora, in via precauzionale, e' stato disposto la non agibilita' di un edificio.
Proseguono con la luce del giorno le verifiche dei Vigili del fuoco, con una ricognizione dall'alto effettuata dagli elicotteri dei Reparti volo di Pescara e Salerno.
In Abruzzo la paura è giunta dopo la scossa di magnitudo 3.7 registrata alle 2 di questa mattina nella zona dell'Aquila che ha avuto epicentro nelle vicinanze del Lago di Campotosto, tra le frazioni aquilane di Arischia e Assergi, a una profondita' di 16,6 chilometri nel distretto sismico "Gran Sasso". E' stata avvertita dalla popolazione aquilana intorno alle 2 e si tratta di un evento diverso da quello 4.8 che ha colpito il Frusinate e ha avuto una quindicina di repliche la maggiore delle quali avvertita anche in Abruzzo. Paura nel capoluogo, gia' risvegliata dalla scossa delle 22. Spaventate dalla durata di questo sisma, molte persone sono scese in strada ricordando i tragici momenti del 6 aprile 2009. Tanti hanno deciso di dormire in macchina nonostante il freddo pungente. Molti altri hanno deciso di recarsi presso parenti o amici che vivono nei moduli abitativi, lasciando le loro case in muratura. In tilt i centralini dei Vigili del Fuoco e delle Forze dell'Ordine presi d'assalto dalla gente che chiedeva consigli su cosa fare.
L'Aquila e' ricaduta nel panico terremoto stanotte, dopo la scossa delle 2,00 di magnitudo 3.7, con altre due repliche di 2.3 e 2.7, con epicentro nel distretto del Gran Sasso, secondo la mappa Ingv. Il sisma e' stato avvertito distintamente dalla popolazione aquilana, secondo le testimonianze dirette di chi e' stato svegliato dalla scossa di questa notte.
In molti hanno deciso di dormire in auto nonostante il freddo pungente. Molti altri hanno deciso di recarsi presso parenti o amici che vivono nei moduli abitativi, lasciando le loro case in muratura.
I centralini dei Vigili del Fuoco e delle Forze dell'Ordine sono stati presi d'assalto dai cittadini che chiedono cosa devono fare. Secondo le prime informazioni, per i Vigili del Fuoco al momento non risultano danni a persone o cose.
Su facebook il tam tam dei cittadini e' in costante aggiornamento.
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Tanta paura, ma nessun danno, stando almeno alle prime verifiche, per una scossa di terremoto di magnitudo 4.8 registratasi in serata in provincia di Frosinone: la terra ha tremato alle 22.16 e molte persone si sono riversate in strada. Centinaia le chiamate ai vigili del fuoco ma non ci sono state segnalazione di danni nelle prime ore.
Il terremoto e' avvenuto alla profondita' di 10.7 chilometri ed e' stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale nel distretto sismico dei Monti Ernici-Simbruini. I comuni piu' vicini all'epicentro, tutti in provincia di Frosinone, sono quelli di Sora, Isola del Liri, Castelliri, Broccostella, Arpino, Monte San Giovanni Campano e Pescosolido, oltre a Balsorano, in provincia dell'Aquila.
Momenti di grande paura si sono avuti a Sora, dove in tanti hanno lasciato le prime abitazioni e si sono precipitati all'aperto. I telefoni, per diversi minuti, sono rimasti isolati. Anche a Isola Liri non sono mancati momenti di grande paura, cosi' come a Cassino e Pontecorvo, ma in nessun caso - almeno finora - vengono segnalati danni.
Il sisma e' stato avvertito in una vasta area, non solo del Lazio - anche a Roma sud, nel quartiere dell'Eur, e in alcuni centri della provincia, come Zagarolo - ma anche dell'Abruzzo, in particolare a Sulmona, Avezzano, e in tutto l'aquilano. Tra le altre localita' abruzzesi dove il sisma e' stato avvertito, e dove la gente si e' riversata in strada, Roccaraso, Raiano e Pescasseroli, nel Parco Nazionale dell'Abruzzo, Lazio e Molise.
Secondo i carabinieri di Avezzano moltissime sono state le chiamate ai centralini dell'Arma specialmente dalla parte sud della provincia aquilana, quelli piu' vicini ai confini con il Lazio e inseriti nel Parco Nazionale. Non risulterebbero danni ne' altri tipi di problemi ma un po' ovunque lo spavento per la scossa che si e' registrata in Ciociaria ha portato la gente in strada.
Il terremoto ha colpito una zona della Ciociaria nota per essere ad alta pericolosita' sismica. La scossa e' stata abbastanza superficiale ed e' questo il motivo per cui il terremoto e' stato avvertito in un'ampia area, da Roma a Pescara. La zona del frusinate colpita dal terremoto e' da tempo sotto la sorveglianza di sismologi: ha infatti cominciato ad attivarsi poco tempo dopo il terremoto de L'Aquila del 6 aprile 2009. 'E' una zona ad alta pericolosita' sismica che stiamo studiando con attenzione', ha detto il direttore del Centro Nazionale Terremoti dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Alessandro Amato. 'E' una zona - ha proseguito - nella quale si trovano faglie attive note e nella quale sono avvenuti terremoti importanti nel passato'.
Le analisi sui fattori che hanno scatenato il terremoto di questa sera sono in corso. Quello che al momento si puo' dire, ha osservato Amato, e' che i meccanismi presenti nell'area del frusinate sono analoghi a quelli dell'Appennino Laziale- abruzzese.
A Pescasseroli, centro principale del Parco nazionale d'Abruzzo, l'allarme non e' ancora cessato, come ammette il sindaco Anna Nanni, la quale spiega che 'sono in continuo contatto con la prefettura a L'Aquila'. Il comune ha allestito due strutture riscaldate per quei cittadini che non se la sentono di dormire in casa. Per strada questa notte si sono riversati quasi tutti gli abitanti dei comuni meridionali della Marsica come Villetta Barrea, Opi, Civitella Alfedena. Molti dei cittadini si stanno attrezzando per passare la notte in macchina. Tanta paura anche a Sulmona, come riferisce anche il sindaco Fabio Federico: 'Ero a casa in pigiama, ho sentito la botta, mi sono vestito e sono subito uscito in strada', racconta. Sulmona e' una delle zone a rischio per via di una delle faglie piu' pericolose di tutti gli Appennini che passa proprio sotto al comune Peligno. 'Ho subito chiesto alla Protezione civile di informarsi, ma a Sulmona non ci sono stati danni', ha concluso il sindaco. Nessun problema e nessun provvedimento anche a Roccaraso come ha confermato il sindaco Franco Di Donato.
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