Durante la cerimonia di apertura dell'Anno giudiziario presso la Corte d'Appello dell'Aquila, il Presidente Stefano Schiro' ha parlato anche delle indagini in corso sulla politica, da quella sulle presunte tangenti all'Aquila fino alla bufera sui rimborsi della Regione Abruzzo con 25 politici indagati: "Certamente dev'essere assoluto, pieno e integrale - ha detto - il rispetto del principio costituzionale di presunzione di innocenza fino a sentenza di condanna passata in giudicato. Non si devono confondere le indagini e gli strumenti processuali, di natura istruttoria e cautelare, necessari a impedire la prosecuzione di eventuali reati e ad accertare i fatti, con i processi e le sentenze definitive. Totale deve essere il rispetto della magistratura verso l'autonomia della politica e del legittimo operato e delle legittime scelte delle sue istituzioni. Nessun giudizio anticipato ne' di condanna giuridica ne' di censura politica e sociale deve essere emesso prima che siano chiaramente accertati i fatti e non compete certo alla magistratura esprimere valutazioni politiche. Ma non puo' non osservarsi che la crisi delle istituzioni e la paralisi o il rallentamento del loro operato non sono quella risposta di regolare operosita' e fattiva collaborazione di cui ci sarebbe invece necessita'. Non dobbiamo dimenticare - ha detto sempre Schiro' - che anche nell'amministrazione della cosa pubblica tutto si tiene. Se in un settore nevralgico si crea un vuoto di presenza e di azione legittima, tutto il sistema dell'apparato pubblico ne risente. Siamo chiamati a svolgere un gioco di squadra nel quale tutti devono impegnarsi nella stessa misura e nella stessa direzione, altrimenti e' la resa complessiva del sistema che ne risente. E' possibile che in ogni settore dell'amministrazione pubblica, anche in quello della giustizia naturalmente, ci siano errori, disfunzioni, cadute di legittimita' e di tenuta morale. Ma la risalita deve essere rapida, immediata, trasparente e inequivoca, perche' quello della fattiva e normale operosita', in un contesto di rigorosa legittimita', e' un obiettivo primario ed essenziale. Ce lo chiedono i cittadini e la societa' civile in genere, che ci guardano e ci giudicano e ai quali abbiamo il dovere giuridico e morale di dare risposte adeguate alle esigenze di efficienza ormai indefettibili".
© Riproduzione riservata
Utenti connessi: 2
Condividi: