Potrebbe essere stato lo sconfinamento nella zona di vendita della droga, oppure una compravendita di sostanze stupefacenti andata male nel senso che non e' stata pagata la partita, alla base dell'omicidio, attraverso un cruento investimento nella tarda serata di ieri, del giovane marocchino Errady Said, cittadino marocchino di 31 anni, da parte di Angelo e Antonello Ferreri, rispettivamente di 31 e 29 anni, sottoposti al fermo di polizia giudiziaria. Su questi moventi sui quali sta lavorando la polizia che sta indagando a 360 gradi. I poliziotti stanno vagliando la posizione di una terza persona, anche lei pregiudicata, presente ai fatti che ha fornito pero' testimonianza dell'accaduto. Intanto, i due giovani, prelevati dagli agenti della Squadra mobile della Questura dell'Aquila e da quelli del Commissariato di Avezzano, sostengono di non aver investito apposta il giovane marocchino. Ma i poliziotti,guidati dal capo della squadra mobile dell'Aquila, Maurilio Grasso, non credono assolutamente a questa versione: secondo quanto si e' appreso, ci sarebbero anche dei filmati recuperati da telecamere poste non molto lontane dal luogo dell'investimento, ad incastrare i due che sarebbero stati ripresi quando uno dei fratelli scendeva dall'auto. Tra gli elementi che farebbero propendere per un'azione degenerata per il mancato pagamento da parte del marocchino di una partita di droga, il ritrovamento del portafogli della vittima, senza danaro, nei pressi di una chiesa vicina al luogo dell'investimento.
"Il fatto e' grave ma abbiamo risolto immediatamente il caso con l'intervento congiunto degli uffici della polizia giudiziaria di Avezzano e della squadra mobile della questura dell'Aquila - ha spiegato Grasso -. Stiamo ricostruendo quanto accaduto attraverso vari riscontri, il movente comunque e' legato allo spaccio di droga". In riferimento all'allarme criminalita' sul territorio marsicano, nelle ultime settimane interessato da numerosi arresti per droga e immigrazione clandestina, Grasso ha sottolineato che si tratta "di un territorio caldo in particolare per la presenza di criminalita' locale dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti e ad altre attivita' malavitose, lo sappiamo e manteniamo la guardia molto alta".
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Gli agenti del Commissariato di Avezzano e gli agenti della Squadra mobile della Questura dell'Aquila, hanno arrestato due fratelli, Angelo e Antonello Ferreri di31 e 29 anni entrambi di Avezzano. I due sarebbero responsabili della morte di Errady Said, cittadino marocchino di 31 anni, trovato in possesso di mezzo grammo di cocaina.
Il giovane e' stato trovato morto nella periferia di Avezzano intorno alla mezzanotte.
I due fratelli, Angelo Ferreri, 31 anni, a Antonello, di 20, residenti a San Pelino, sono stati condotti in carcere. Al momento l'accusa ipotizzata e' di omicidio volontario. L'indagine e' coordinata dal procuratore Vincenzo Barbieri. I due avezzanesi sono stati raggiunti a casa dagli agenti della squadra anticrimine, subito dopo l'investimento avvenuto in via Jugoslavia, una traversa di via America. Secondo gli investigatori potrebbe trattarsi di una vendetta per questioni di droga o denaro.
I fratelli accusati di aver investito il 31enne non avrebbero negato l'episodio. Si sarebbe trattato, pero', stando alle loro dichiarazioni, di un incidente fortuito. Sarebbero poi fuggiti per paura. Intanto il marocchino deceduto pare sia stato anche a rapinato. Il suo portafogli, privo di documenti, e' stato trovato nei pressi di una chiesa.
A dare forza all'ipotesi investigativa sono i continui fatti criminali avvenuti in citta' e nella Marsica, vicende legate a episodi di intolleranza razziale, ma anche di traffico di stupefacenti. Un'escalation di violenza, come denunciano gli esponenti di Libera - il presidio antimafia di Don Ciotti, legata a un contesto socio-economico in crisi, come quello della Marsica che penalizza gli stranieri e i piu' deboli.
Pezzopane: in Marsica bisogna rafforzare presidi di legalità
L'escalation dei fatti criminali che si sono registrati nelle ultime ore nella Marsica rappresentano un campanello d'allarme gravissimo per il nostro territorio. Lo afferma la senatrice Stefania Pezzopane, dopo le recenti notizie di stampa. Alla luce di questi episodi, contrastati dalle forze dell'ordine con grande determinazione, dobbiamo sollecitare il governo a rivedere le sue posizioni sulla riorganizzazione della Giustizia e in particolar modo sulla razionalizzazione dei Tribunali. I presidi di legalita' vanno rafforzati - prosegue la senatrice - dunque non solo e' necessario sostenere con piu' risorse le forze dell'ordine, ma i Tribunali, e mi riferisco espressamente a quello di Avezzano, non possono essere smantellati. Su questo punto sto continuando a mantenere alta l'attenzione, facendo comprendere le ragioni del territorio sia al Ministro Cancellieri che ai membri della Commissione Giustizia
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