'L'approvazione dell'emendamento al Senato e' un risultato importante e corrisponde in termini quantitativi alla aspettative dell'Aquila e del cratere. Un miliardo e duecento milioni in piu' che consentiranno di dare impulso alla ricostruzione del centro storico del capoluogo e degli altri comuni'. Cosi' il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri con delega all'editoria e all'attuazione del programma, l'abruzzese Giovanni Legnini, sull'emendamento approvato dal senato che stanzia un miliardo e 200 milioni di euro per la ricostruzione dell'aquila e dei comuni del cratere.
'Inoltre abbiamo compiuto il primo passo sulla immediata spendibilita' delle risorse con 150 milioni di euro sul 2013 in termini di cassa e come valore sulla somma gia' stanziata - ha continuato l'esponente del Pd -. Adesso dobbiamo completare l'intervento per rendere impegnabili e utilizzabili le risorse in via anticipata rispetto alla spalmatura in sei anni delle competenze. Ci stiamo gia' lavorando assieme al Ministero dell'Economia, sulla base dell'impegno assunto dal presidente del Consiglio Enrico Letta, che voglio ringraziare insieme a tutto il governo e al Senato'.
Il commento di Stefania Pezzopane
"Oggi il Senato - ha detto Stefania Pezzopane - ha anche approvato un mio ordine del giorno che impegna il governo a prevedere, gia' con la prossima legge di stabilita', lo stanziamento integrale delle risorse necessarie al completamento degli interventi di ricostruzione dell'Aquila e del cratere. E sempre nell'ordine del giorno si ripropone al governo la possibilita' di utilizzare il meccanismo di ulteriori, se necessarie, anticipazioni bancarie, col sistema delle convenzioni tra Comuni ed Abi. Nel complesso, il decreto emergenze licenziato oggi dal Senato prevede la deroga ai vincoli del patto di stabilita' per gli enti locali del cratere per gli investimenti della ricostruzione, per un totale di 30 milioni di euro; la proroga dei precari che stanno lavorando per la ricostruzione, con una spesa di 2 milioni e 780 mila euro; un sostegno al Comune e alla Provincia dell'Aquila per l'affitto delle sedi provvisorie, nuove regole per l'assistenza alla popolazione e nuove misure per l'accelerazione delle procedure, nonche' misure relative alla rimozione e gestione dei rifiuti. E' chiaro che si tratta di un primo step, se si pensa che, secondo una recente stima del governo, le reali necessita' per la ricostruzione ammontano a circa 11 miliardi di euro. Il secondo step sara' un'ulteriore anticipazione, lavorando al tavolo tecnico con il Mef e la Ragioneria Generale dello Stato. Il terzo grande step e' la programmazione delle ulteriori risorse con la prossima legge di stabilita'. Lo sforzo fatto qui in Senato, con la mobilitazione del Sindaco dell'Aquila e dei cittadini, e' stato importante. Ma e' finalmente, dopo il lungo oblio di chi anche oggi sa solo fare annunci, l'inizio di una ricostruzione programmata e non casuale per L'Aquila e per il cratere. Ringrazio De Vincenti, Legnini e Cabras per questo ultimo sforzo".
Chiodi: primo passaggio verso lo stanziamento di un miliardo all'anno
'Considero l'ok del Senato al rifinanziamento della ricostruzione dell'Aquila un primo passaggio verso lo stanziamento definitivo promesso dal governo di un miliardo l'anno'.
Cosi' il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, ex commissario per la ricostruzione, sull'emendamento approvato oggi al Senato che prevede un miliardo e 200 milioni in sei annui per la ricostruzione con un anticipo di 150 milioni per questa annualita'.
'Al contrario - ha continuato Chiodi - 200 milioni l'anno costringerebbero ad una ricostruzione che durerebbe 50 anni.
Rilevante e' la norma sul patto di stabilita' per i comuni del cratere. In attesa che si completi l'iter parlamentare, auspico che Letta accolga il mio invito - ha concluso - a tenere un prossimo consiglio dei ministri a L'Aquila'.
Chiodi, che da qualche giorno e' tornato a rispondere al sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, in una nota ha accusato il Comune di non saper spendere i fondi, elencando cifre e bilanci: 'Negli ultimi incontri avuti a livello governativo - ha scritto Chiodi - mi e' stata evidenziata la circostanza che in termini finanziari il Comune dell'Aquila ha registrato una giacenza di cassa al 31 dicembre del 2012 pari ad oltre 200 milioni di euro. A questo si deve aggiungere il dato dell'avanzo di amministrazione, sempre al 31 dicembre del 2012, pari a 100 milioni di euro, di cui oltre 60 maturati nella sola annualita' 2012. Questi dati sono stati confermati solo qualche settimana fa pubblicamente in occasione della approvazione del rendiconto 2012'.
Secondo Chiodi, 'affinche' il governo nazionale riconosca l' attribuzione di almeno un miliardo di euro l'anno per la ricostruzione e' necessario che gli enti attuatori dimostrino di saper spendere le risorse dedicate alla ricostruzione gia' trasferite negli anni precedenti'. 'Dal 2009 in poi il Comune dell'Aquila - ha continuato Chiodi - mostra una sofferenza drammatica nella capacita' di spesa. E questa sofferenza e' evidente anche agli occhi attenti dell'amministrazione centrale romana. Questo non e' un buon viatico affinche' il governo si attivi celermente - ha concluso - per finanziarie i prossimi interventi di ricostruzione'.
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