La legge regionale abruzzese e' gia' in linea con il quadro normativo di riferimento in tema di vitalizio, come deciso oggi dalla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee regionali e dei Province Autonome, che ha approvato uno specifico ordine del giorno. Infatti, il provvedimento, gia' attuato in Abruzzo, prevede l'allineamento dell'eta' pensionabile di tutti Consiglieri regionali a 65 anni, per chi ha un solo mandato; coloro che hanno piu' mandati lo otterranno a 60 anni ma con una serie di detrazioni. Previsto anche un prelievo a chi percepisce gia' il vitalizio (dal 6% sugli importi lordi che vanno da 1.500 euro al 15% per i vitalizi che superano i 6 mila euro) nel periodo 2015-2017. Prelievo che salira' al 40 per cento per i Consiglieri regionali che percepiscono il doppio vitalizio. Una decisione legata, secondo i Presidenti delle Assemblee legislative italiane, al momento di forte difficolta' economica che attanaglia il Paese. "Dopo l'abrogazione del vitalizio, la fissazione a 65 anni e la riduzione del 10 per cento degli importi lordi, gia' dal 2010 - spiega il Presidente del Consiglio regionale dell'Abruzzo, Giuseppe Di Pangrazio - si avvia un nuovo percorso virtuoso che chiama i percettori di vitalizio a contribuire, in questo momento di oggettiva difficolta' economiche, alla riduzione dei costi. Progressivamente, chi riceve di piu' deve contribuire. Per coloro che percepiscono un doppio vitalizio - osserva Di Pangrazio - viene richiesto di piu' per una evidente equita'. La misura e' triennale ma potra' essere prorogata se le condizioni dell'economia e dei cittadini non registreranno significativi miglioramenti. Ovviamente questa riduzione si aggiungera' a quella di tendenza che vedra' diminuire i percettori perche' con l'abolizione non vi saranno nuovi vitalizi che potranno essere richiesti. Nei prossimi giorni - conclude Di Pangrazio - sottoporro' ai Capigruppo la norma che, sono convinto, trovera' il piu' ampio consenso"
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