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Pubblicato il 29/12/2012 12:12

Rapina in banca a Roseto, bottino 150 mila euro

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Dipendenti chiusi in bagno in attesa dell'apertura a tempo della cassaforte. Si segue la pista campana

Si batte la pista campana per la rapina con ostaggi messa a segno ieri ai danni della filiale della Unicredit a Roseto  che ai malviventi ha fruttato un bottino di 150mila euro. I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Giulianova stanno vagliando i filmati e le testimonianze. Il colpo messo a segno ieri pomeriggio sembra la fotocopia di quello compiuto alla Banca dell'Adriatico di via Pannella a Teramo a ottobre scorso. In quella circostanza il bottino fu di circa 100mila euro ed anche in quel caso i dipendenti furono presi in ostaggio. I rapinatori erano, come nel caso della Unicredit, italiani con accento campano.

A Nereto, invece, tre settimane fa, tre malviventi con accento napoletano rapinarono la filiale di Banca Tercas prima di fuggire. Tornando al caso di Roseto, i rapinatori erano professionisti incappucciati. In banca hanno fatto irruzione in due ma pare vi fosse un terzo complice all'esterno pronto ad agevolare la fuga. I rapinatori erano penetrati nei locali situati al piano superiore della banca. Con la fiamma ossidrica hanno creato un foro nella porta blindata ed hanno fatto irruzione in banca tenendo in ostaggio i dipendenti. I malviventi hanno atteso piu' di un'ora perche' la cassaforte a tempo si aprisse. I testimoni raccontano di non essere stati aggrediti e che i rapinatori hanno avuto un atteggiamento educato tanto che, prima di fuggire hanno salutato cordialmente.

 

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Colpo in banca nella fililale Unicredit di Roseto degli Abruzzi. I malviventi hanno colpito con precisione meticolosa, sfruttando l'ultimo weekend dell'anno per trovare le casse piene. Il bottino di 150 mila euro testimonia che i ladri hanno visto bene nel programmare il furto proprio all'ora di chiusura della filiale. Tutto studiato nei minimi dettagli: hanno atteso l'apertura della cassaforte, raccontando anche delle barzellette agli impiegati tenuti in ostaggio sotto la minaccia di una pistola e rinchiusi nel bagno. Quando la cassaforte si è aperta hanno prelevato i soldi, così come hanno fatto anche dal bancomat. Prima di scappare hanno chiuso i dipendenti all'interno del bagno

I malviventi, con il volto coperto da passamontagna, sono entrati in azione intorno alle 16, subito dopo la chiusura pomeridiana, ma l'allarme è scattato tra le 17.30 e le 18, quando gli impiegati sono riusciti a liberarsi. Stando alla prima ricostruzione fornita dagli inquirenti, i malviventi sarebbero entrati da un locale adiacenti e si sarebbero dati alla fuga a piedi. All'esame degli investigatori ci sono non solo le immagini catturate dalle telecamere a circuito chiuso dell'istituto di credito, ma anche quelle di alcuni locali della zona. S

 

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