In occasione dei mondiali di calcio 2014, l'associazione di volontariato onlus Erga Omnes diChieti, allestisce dal 12 giugno al 13 luglio, nello Spazio Esposizioni Temporanee di Palazzo de' Mayo a Chieti una mostra intitolata ''Il Mondiale nel Pallone''. L'esposizione ripercorre la storia dei campionati, partendo da quelli disputati nel 1930, in Uruguay, fino all'ultimo mondiale del 2010 in Sud Africa. In mostra anche il primo pallone di fine '800 con il quale il Genoa ha giocato le sue partite d'esordio, pezzo significativo del calcio italiano. La storia di questo sport viene rappresentata anche attraverso le sue curiosità, come ad esempio la vicenda dei fratelli Adolf e Rudolf Dassler: nella collezione di Renato Mariotti, esposta a Palazzo de' Mayo, c'è infatti la prima scarpa da loro prodotta nel 1925, antecedente alla divisione in Puma e Adidas. Presente anche un'altra curiosità, legata al primo mondiale del 1930, i due differenti palloni con cui vennero giocati i due tempi della prima partita. L'arbitro designato, il belga Jean Langenus, ad inizio incontro risolse così il bizzarro litigio a causa del quale ciascuna squadra voleva giocare con il proprio pallone da calcio. La motivazione che ha dato origine a questa mostra è più profonda di una semplice esaltazione del calcio attraverso l'esposizione dei suoi cimeli. E' la storia di un ''Pallone'' che riporta in primo piano problematiche sociali e provoca una riflessione sullo sperpero di denaro e sullo show mediatico che fanno da usuale cornice ai Mondiali.
L'intento è quindi non è solo quello di ripercorrere la storia dei Mondiali e l'evoluzione del pallone negli anni, ma di proporre alle nuove generazioni, alle giovani leve calcistiche, una diversa prospettiva del ''gioco del calcio'', in un'ottica non più condizionata dalla spettacolarizzazione dei riflettori mediatici. Quanto il ct della Nazionale nei Mondiali del '34 e del '38, Vittorio Pozzo, auspicava: "dare alla gioventù sportiva di oggi l'esempio alto di coloro che allo Sport e alla Bandiera dettero il cuore". La mostra ha avuto il patrocinio morale dell'Aisla, Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica: giugno è il mese mondiale della lotta alla Sla e la Nazionale italiana di calcio sostiene la ricerca sulla malattia. L'iniziativa ha avuto la collaborazione del Centro Sportivo Italiano (Csi), del Comitato Provinciale di Chieti e di Edizioni Palumbi di Teramo.
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