"Per me e' una festa, questo teatro mi ha dato la possibilita' di diventare un'attrice con un consenso cosi' alto". Cosi' l'attrice Piera Degli Esposti, parlando della celebrazione del 50/o anniversario dalla fondazione del Teatro Stabile d'Abruzzo, che si celebra oggi. "Venire era il minimo che potessi fare - ha detto - Lo debbo a persone molto coraggiose che sono Luciano Fabiani, Giuseppe Giampaola e Errico Centofanti. Quando siamo arrivati, con Antonio Calenda e Gigi Proietti, non avremmo avuto nessuna possibilita' di usare il nostro verbo, come ha detto Eduardo De Filippo, se non ci fosse stata L'Aquila. Io non avrei avuto questa possibilita'". Sempre sul capoluogo di regione, la Degli Esposti ha ricordato di avere "familiarita' con questa citta', le sue strade sono le strade dei miei personaggi. Quando venivo - ha ricordato - qui stavo all'Hotel del Parco e andavo a piedi fino al teatro, passeggiando per quelle strade. Per me era tutto familiare, incontravo la gente per strada che amava il suo teatro e conosceva i suoi attori". "Quando mori' mio padre mi trovavo all'Aquila - ha aggiunto ancora - Stetti tutta la notte alla fontana delle 99 Cannelle a ricordare la mia vita con lui. Quando c'e' stato il terremoto, mi sono informata immediatamente sullo stato di quei posti che sono stati per me sede di memoria, di gioia, come la Basilica di Collemaggio". Sulla ricostruzione, l'attrice si e' detta certa che "con questa grande forza degli aquilani, questa citta' puo' tornare a vivere". "Mi piacerebbe tornare insieme a Calenda all'Aquila: la vita e' un itinerario tondo, si torna nei posti del passato. Io considero questa regione la mia citta' artistica"
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