L'Aquila torna finalmente ad avere un nuovo teatro di prosa, dopo che i tre teatri storici, il San Filippo, il Sant'Agostino e il Comunale, sono andati tutti distrutti col terremoto di quattro anni fa. Un nuovo, moderno spazio per la prosa, quello di Teatrozeta, sara' inaugurato a dicembre con una serata speciale. La notizia e' tanto piu' importante perche' non riguarda la progettualita' doverosa delle istituzioni pubbliche, ma il frutto dell'impegno privato di Manuele Morgese, direttore di Teatrozeta. Vinto nel 2008 un bando di concorso per l'edilizia teatrale di Arcus, ha ottenuto, dopo il terremoto, il finanziamento base, ha acquistato i terreni (alla fine oltre 7mila metri quadri sulle rive del fiume Aterno), fatto un muto con Banca Etica e progettato un Parco delle Arti dello Spettacolo. Quindi, realizzando un progetto esecutivo con l'aiuto di un architetto, comprando i materiali personalmente dove costavano meno, unendosi quasi ai muratori, ha realizzato una struttura ovviamente antisismica, moderna, essenziale e di grande eleganza.
Una gradinata appena semicurva, un bel palcoscenico attrezzato di legno, con parti mobili per aprire per esempio una buca anche per una grande orchestra, e con alle spalle un portellone di otto metri per cinque, che si puo' aprire su una cavea esterna per rappresentazioni estive all'aperto, secondo le scelte piu' d'avanguardia della moderna progettazione teatrale multifunzionale. Certo, per ora la gradinata e' solo di cemento e i sedili arriveranno appena si potra' e cosi' altri piccoli particolari, ma l'essenziale per poterci lavorare comodamente c'e'. Tanto che Morgese ha offerto l'utilizzo di questo spazio anche a tutte le altre istituzioni di prosa e musica della citta', dallo Stabile diretto da Alessandro Preziosi agli apprezzati Solisti Aquilani, tutti senza piu' una sede degna.
Teatrozeta ha avuto giusto un anno fa il riconoscimento ministeriale coll'assegnazione di un contributo da parte del Fus, ma opera all'Aquila da una decina di anni e, dal 2005, ha traformato in teatro un vecchio garage, dove ha operato sino a oggi e che restera' il Piccolo Teatro Studio della Compagnia, utile per esempio per gli allievi dell'Accademia d'Arte Drammatica d'Abruzzo. Come sempre, l'importante e' non arrendersi e dimostrare che la vita continua, anche quella dell'arte, se lo vogliono gli artisti.
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