La 19esima edizione del Premio Internazionale della Fotografia Cinematografica "Gianni Di Venanzo", che si e' tenuta a Teramo dal 29 settembre al 9 novembre scorsi, non ha ricevuto nessun finanziamento dalla Regione. Non era mai mancato nelle precedenti diciotto edizioni l'aiuto economico da parte dell'ente regionale. "E' un insulto nei confronti della cultura e del cinema - ha detto uno sfiduciato Piero Chiarini, presidente di Teramo Nostra, l'associazione che da sempre organizza la manifestazione - ed e' un'offesa per la citta' di Teramo. Inoltre e' uno schiaffo verso chi propone un prestigioso appuntamento internazionale annuale con tante iniziative tutte ad ingresso gratuito per i cittadini, dalle proiezioni dei film ai concerti, alle varie presentazioni di libri, dai convegni alle mostre, fino alla cerimonia conclusiva in cui vengono premiati gli autori della fotografia cinematografica alla presenza, ogni anno, da diciannove anni, di grandi nomi del cinema italiano ed internazionale. I primi anni del Premio Di Venanzo - dice ancora Chiarini - la Regione a consuntivo copriva addirittura il 60% delle spese e comunque fino all'edizione del 2013 abbiamo sempre ricevuto i fondi, fino appunto ai 10.000 euro della 18esima edizione. Ora il nulla. Ma ci faremo sentire - prosegue Chiarini - facendo dei sit-in di protesta presso le sedi della Regione, a L'Aquila e a Pescara. Stante questa incredibile situazione al momento e' a rischio l'organizzazione della prossima edizione, quella del ventennale del Premio Di Venanzo". Gli esponenti di Teramo Nostra criticano soprattutto il metodo seguito per assegnare i punteggi alle varie manifestazioni. Per il Di Venanzo, Premio Internazionale che tra le sue categorie ha il premio alla fotografia cinematografica di un direttore della fotografia straniero, non e' stata riconosciuta la qualita' di "manifestazione internazionale" e questo ha ovviamente fatto guadagnare meno punti alla kermesse teramana. "Questo metodo e i parametri seguiti in maniera decisamente soggettiva e non obiettiva nell'assegnare i punteggi alle manifestazioni abruzzesi - ha detto ancora il presidente Chiarini - e' un retaggio della vecchia gestione dell'assessorato regionale alla cultura, ma la nuova gestione non ha fatto nulla per cambiarlo".
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