"Sento il fuoco addosso che mi divora, come un uragano mi travolge e strappa l'aria", è la sensazione del pubblico al suo concerto, ma sono anche le parole di una dei suoi brani più trascinanti. Il brano è "Come sabbia" e lei è Simona Molinari. In 40 anni di festival internazionale Pescara Jazz non si era mai visto, ancora, un simile coinvolgimento per un artista. Certo, c'erano molti amici, fan, conoscenti. Simona Molinari è nata a Napoli ma è cresciuta all'Aquila e a Pescara, come ha detto più volte durante il concerto di lunedì 22 luglio nel teatro monumento D'Annunzio, ha scritto diversi pezzi. Ma non basta, ancora, per spiegare l'entusiasmo del pubblico, almeno 1.200 persone.
Simona Molinari è una raffinata artista internazionale (finalmente approderà anche al Blue Note di New York - dopo aver calcato i palchi del Blue Note di Tokyo e di Milano), ma popolare. Capace di stare a suo agio al Festival di Sanremo e al fianco di Peter Cincotti, in una piccola sala di provincia o nei templi del jazz, come appunto il festival internazionale di Pescara, il più antico d'Europa.
Lunedì ha travolto la platea con la sua verve e con la sua band, a cui si è aggiunto Piji, il cantautore romano che ha animato ulteriormente la serata.
E' difficile trovare un'artista in grado di suonare, scrivere testi e musiche, cantare magnificamente (la sua versione di If you can't sing it - Mr Paganini non sfigurerebbe nemmeno di fronte alla "titolare" del brano Ella Fitzgerald), con una voce sempre più matura e flessibile, e soprattutto con una verve fantastica, da navigata interprete pure se, difatti, sono solo quattro anni che si è affacciata alla grande ribalta. Così i brani, quelli suoi (da Donna di plastica ad Amore a prima vista, da Nell'aria a La felicità, da Come sabbia a Forse) o le cover (Que serà serà, Canto anche se sono stonata) riempiono una serata bellissima, da annichilire al confronto quella precedente del Pescara Jazz, con un nome monumentale come Dee Dee Bridgewater.
Superlativi anche i suoi musicisti: Fabio Colella alla batteria, Fabrizio Pierleoni al contrabbasso, Sade Mangiaracina al pianoforte, Nick Tariello alla tromba, Nick Valente alla chitarra e Frank Armocida alle percussioni e al mixer. Al termine un trionfo di balli e di allegria con l'arrivo fin sotto il palco del pubblico invitato a ballare. Una star mondiale per un festival mondiale.
Foto di Giampiero Lattanzio
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