gestionale telefonia Gestionale Telefonia
HOME » SPETTACOLO » PARATA DI STELLE AL PESCARA JAZZ
Pubblicato il 26/05/2013 09:09

Parata di stelle al Pescara Jazz

simona molinari, brian may, pescara jazz, paolo fresu, dee dee bridgewater

Presentata la quarantunesima edizione del Pescara Jazz. Per il 2013 il  festival si allarga e oltre agli appuntamenti al Teatro d'Annunzio, punta sul Pescara Jazz Village all'Aurum, già avviato lo scorso anno, a cui quest'anno si aggiungono il PJ@Marina, presso il Porto Turistico, e il ritorno di un appuntamento storico, il Jazz in Provincia, che fece grande il festival negli anni Settanta. Alla conferenza stampa ha preso parte anche Simona Molinari, che salirà sul palco il 22 luglio, tre giorni dopo Dee Dee Bridgewater. 

Sul piano stilistico la diversificazione si fa sempre marcata, e distribuita nei diversi luoghi del festival. Gli appassionati duri e puri trovano al Village pane per i loro denti: il grande chitarrista Bireli Lagrene, uno dei più originali e virtuosistici eredi di Django Reinhardt, e soprattutto The Cookers, una impressionante all-stars di maestri dell'hard bop, che portano uno swing implacabile, avvincente e il grande solismo del jazz classico. Venerdì 26 luglio sarà la volta  della Glenn Miller Orchestra, e il suono dell'orchestra è anche quello dell'eccellente big band del Conservatorio di Pescara, una collaborazione, estesa anche al Columbia College di Chicago.

Al Porto Turistico c'è Mike Stern,  chitarrista blues/jazz, e il duo Tuck & Patti ha fatto dell'eleganza e della delicatezza il segno della propria musica, venata di uno swing raffinato sorretto da un gusto infallibile. Non mancano le atmosfere brasiliane del grande chitarrista Toninho Horta, affiancato da Ronnie Cuber, uno dei più robusti e brillanti sax baritoni del jazz di oggi, certo un'accoppiata che stimola molta curiosità. Quanto a Tuck & Patti, la loro musica raccolta e seducente rappresenterà anche il festival in provincia.

Il palco principale del D'Annunzio è, come di regola, occupato dalle grandi star internazionali.Oltre a Simona Molinari, come detto ci sarà Dee Dee Bridgewater, una vecchia conoscenza del festival, che ancora oggi rimane tra le più brillanti e fresche cantanti jazz sulla scena, sempre pronta a rimettersi in discussione con l'energia che le è propria. L'accordo con una leggenda vivente come Ramsey Lewis appare perfetto: Lewis in fondo è uno dei pochi pianisti jazz che hanno sfondato il muro delle vendite pop, quando tra gli anni sessanta e settanta è diventato una star internazionale, capace di attrarre, con i suoi ritmi tra soul e funk, un pubblico vasto che altrimenti non avrebbe conosciuto il jazz.

Per la world music il calendario mette in programma il virtuosismo di Paco De Lucia, e il trio di Paolo Fresu, Omar Sosa e Trilok Gurtu, che galleggia su atmosfere meditative, liriche, a cui contribuiscono la sensibilità cubana di Sosa, con le sue melodie di origine africana, e l'eclettismo world di Gurtu, maestro delle percussioni.

Infine, c'è l'incursione di Pescara Jazz nel rock storico. Questa volta tocca a Brian May, una delle menti dei Queen, il compositore delle canzoni più celebri del gruppo, che di recente ha avviato una collaborazione con la cantante e attrice inglese Kerry Ellis - già protagonista di un musical sui Queen. 

© Riproduzione riservata

Condividi:

Articoli Correlati



Utenti connessi: 2