"Assurdo, inaccettabile quello che succede a Chieti. Non sono tifosi, non sono sportivi, sono delinquenti ignoranti. Ma lo sanno che in un campionato c'e' chi perde? Lo sanno che i presidenti mettono soldi? In questi anni, ho visto i sacrifici del Presidente Bellia, ho ascoltato i tentativi per avere ossigeno, ho capito la passione che mette, ho sentito il dolore quando le cose andavano male". E' quanto dichiara Francesco Ghirelli, Direttore Lega Pro, in merito alla macabra protesta contro il Chieti. "Il calcio deve ritrovare 'il limite' - continua Ghirelli - e non tutto e' consentito e guai a dare giustificazioni. I veri tifosi soffrono e non offendono la propria citta' e non fanno violenza, sanno che si vince, ma si puo' anche, perdere e retrocedere. Guai ad accettare diktat, perche' si cede ai delinquenti".
Il questore di Chieti , Filippo Barboso, invita la tifoseria organizzata a tenere in occasione della partita Chieti -Foggia "comportamenti maturi e responsabili e di vicinanza alla squadra nel rispetto delle regole della democrazia pur nella legittima manifestazione dell'eventuale dissenso che non puo' pero' mai degenerare in gratuita violenza". E' quanto si legge in una nota della Questura di Chieti . L'intervento del questore arriva all'indomani della comparsa sul muro esterno dello stadio Angelini di Chieti di alcune scritte intimidatrici, accompagnate da croci, e che hanno per obiettivo i calciatori del Chieti ai quali ieri una decina di ultra' ha impedito di allenarsi. "Sono episodi beceri - prosegue la nota - indicativi di ottusa violenza, che non possono trovare posto nel civile ed educativo contesto del mondo sportivo e del calcio in particolare e che soprattutto non aiutano la societa' e la squadra del Chieti a superare il difficile momento che stanno attraversando. Lo stadio non puo' diventare un'arena di violenza di pochi facinorosi quanto piuttosto un luogo sicuro dove le famiglie possano passare un pomeriggio di svago sereno".
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