L'allenatore della Roma Rudi Garcia, il bomber del campionato Ciro Immobile e il presidente del Torino rivelazione Urbano Cairo sono i vincitori dei premi "Giuseppe Prisco", consegnati oggi a Chieti. Nella cornice dello storico Teatro Marrucino, e con un contorno di centinaia di tifosi e appassionati di sport, il presidente della giuria Sergio Zavoli ha consegnato i ricooscimenti, che ogni anno vengono assegnati a personaggi del mondo calcio che si sono distinti per lealta', correttezza e simpatia sportiva. Il premio speciale di giornalismo 'Nando Martellini', quest' anno alla sua X edizione, e' stato invece attribuito alla giornalista di Sky, Ilaria D'Amico. Centinaia di tifosi di Roma e Torino, giunti dalla regione hanno atteso fin dalle prime ore della mattina per strappare una foto ricordo o un autografo ai tre premiati che non si sono sottratti all'affetto dei fans. Garcia, protagonista principe della Roma dei miracoli ha appena accennato alla polemica con il tecnico della Juventus Antonio Conte dicendo che "il mio collega e' un po' nervoso". Il capocannoniere del Torino e del campionato Ciro Immobile, tornato in Abruzzo (dove il prossimo 23 maggio si sposera') dopo essere stato due stagioni fa il grande protagonista delPescara di Zeman, ha invece parlato della sua speranza di andare in Brasile con la nazionale di Prandelli. E proprio il patron del Torino Urbano Cairo, a proposito del suo giocatore, si e' augurato che "Immobile resti un altro anno con noi".
"Non mi sono visto con i dirigenti. Questa sera li rivedro' probabilmente per seguire insieme la partita. Ma devo dire grazie a questa societa', a questa squadra e a questi ragazzi che stanno disputando un campionato eccezionale": cosi' Rudi Garcia parlando della Roma con i giornalisti alla cerimonia di consegna del Premio Prisco. "Se mi avessero detto all'inizio della stagione che a tre giornate dal termine avremmo avuto 85 punti, con la qualificazione in Champions League da quattro giornate, io sarei stato felice. Quando sono venuto questa estate a Roma le aspettative non erano proprio queste. Anche l'ambiente era un po' diverso". Nessun rimpianto sul campionato: ''Se farei qualche scelta diversa? No, non sono il tipo che ha rimpianti - ha aggiunto il tecnico francese - Non cambierei nulla, perche' sono sempre convinto che quando fai delle scelte, sono quelle che al momento ti sembrano piu' giuste. Poi dopo, a posteriori, si possono sempre dire delle cose''. Alla domanda cosa gli piaccia di piu' oggi ha risposto: "Dell'Italia tante cose. La lingua, la cucina e anche gli italiani, ma soprattutto lo Stadio Olimpico. Nella gara con il Milan ho visto una atmosfera incredibile, eccezionale"
"Cerci-Immobile? Meritano di essere candidati alla convocazione per il Mondiale. Immobile con i gol su azione e il contributo che da alla squadra sta dimostrando di essere un attaccante di grandissimo livello. Potrebbe tranquillamente essere nella comitiva di Prandelli". Così Urbano Cairo, presidente del Torino, torna ai microfoni di Sky Sport sui suoi due gioielli Alessio Cerci e Ciro Immobile. "Ho grande feeling con lui, sia come giocatore che come uomo. Il futuro? E' a meta con la Juve - ricorda il patron granata da Chieti dove ha ricevuto il premio Prisco - ci siederemo e troveremo assieme la soluzione migliore per lui e per le squadre". Per Cairo "la soluzione migliore sarebbe che restasse qua. Ventura vuol rafforzare la squadra come tutti noi. L'obiettivo è tenere i migliori e fare qualche innesto per aumentare la qualità. Cercheremo di tenere Cerci e di trovare un accordo con la Juve per Immobile per evitare le buste. Confermarsi con un'altra stagione ad alti livelli sarebbe importante per lui".
Sono contento per questa stagione. Per la Nazionale spero di farmi trovare pronto se il mister mi chiamera'. Ci sono ancora tre partite e devo cercare di fare ancora bene e meglio per guadagnarmi questa convocazione. Mi auguro di poter convincere il ct Prandelli che mi ha sempre seguito". Cosi' Ciro Immobile, ex bomber del Pescara di Zeman, capocannoniere del massimo campionato col Torino e oggi a Chieti per ritirare il "Premio Prisco". In Abruzzo tornera' tra meno di un mese: il 23 maggio si sposera' a Bucchianico. L'aver raggiunto i record di mostri sacri come Pulici e Graziani rappresenta un grande traguardo: "Per me e' un onore. Parliamo di campioni che hanno fatto la storia del Toro. Essere accostato a loro e' incredibile". Quanto al futuro: "Il Torino e' per me una grande squadra. Non penso ad altre squadre o altri tornei. Penso a far bene con il Torino e a chiudere questo campionato con il miglior risultato". "A Torino ho trovato un ambiente che mi ha dato fiducia. Ventura ha fatto tantissimo per la mia crescita. Gli saro' per sempre grato cosi' come saro' grato a Zeman che a Pescara mi ha fatto diventare un giocatore vero. Spero che torni il prossimo anno a Pescara. Io tifo ancora per la maglia biancazzurra. Vedere il Pescara un po' in difficolta' mi fa male"
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