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Pubblicato il 21/10/2013 00:12

L'Aquila, con un pari a Barletta arriva il primato in classifica

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Dopo oltre 12 anni e mezzo L'Aquila Calcio torna in testa alla classifica nella ex terza serie, sia pure in coabitazione con Pisa, Frosinone e Pontedera. Ma rispetto al gennaio del 2001, quando nel campionato di C1 i rossoblu' del presidente Michele Passarelli passarono a Catania, oggi il primato ha un sapore diverso: la vetta del girone B di Prima Divisione di Lega Pro, a oltre quattro anni e mezzo dal terremoto del 2009, assume il valore del riscatto di una citta' che sta cercando di risollevarsi e rilanciarsi. E il sisma, questa volta, e' un elemento di speranza nella favola calcistica di un sodalizio che nel 2009, anche per un fallimento, era precipitato addirittura tra i dilettanti in Eccellenza. Infatti la societa' guidata dal presidente Corrado Chiodi, che di professione fa il costruttore, ha potuto 'costruire', con l'ausilio del ds Ercole De Nicola, una squadra di tutto rispetto grazie anche all'attivita' legata al recupero del patrimonio edilizio danneggiato dal terremoto. Non a caso, nel sodalizio aquilano, Chiodi e' affiancato da una decina di colleghi che a vari livelli hanno commesse nell'ambito della ricostruzione. ''In questo momento la ricostruzione mi sta dando - dice Chiodi - ed io in qualche maniera voglio restituire, ho individuato il calcio e visto che lo vedo come un elemento aggregativo e di grande impatto sociale, ho deciso di investirci''. Quella di oggi avrebbe potuto essere una giornata ancora piu' storica per i rossoblu' del tecnico Giovanni Pagliari, fratello di quel Dino anch'egli in vetta con il Pisa: se L'Aquila Calcio avesse vinto sul campo della pericolante Barletta sarebbe stata da sola in testa alla classifica. ''Sono un po' po' amareggiato ma ci puo' stare un po' di calo, non possiamo sempre vincere - commenta Chiodi -, bisogna anche capire che il Barletta ha giocato con il sangue tra i denti. Ma il primo posto ci fa molto piacere, lo considero un elemento importante anche sul fronte del rilancio della citta'. Sono sempre stato convinto il calcio e' lo specchio della realta' quindi all'Aquila deve restituire la carica necessaria non solo per noi ma anche per le Istituzioni e, soprattutto, per la gente che e' demoralizzata''. Anche il tecnico Pagliari collega le vittorie calcistiche alla riscossa di una citta', un territorio. ''La gente aquilana merita questi risultati e questi riconoscimenti anche per le grandi sofferenze - spiega - per questo la squadra nonostante l'amarezza per una vittoria e un primato solitario sfuggito in extremis, e' andata a festeggiare sotto la curva. Comunque, sono soddisfatto di come si stanno esprimendo i miei ragazzi e del risultati ottenuti, certamente venderemo cara la pelle fino alla fine della stagione. Anche se dobbiamo rimanere con i piedi bel saldi per terra perche' ci sono squadre piu' attrezzate di noi''.


BARLETTA-L'AQUILA 2-2 BARLETTA (3-4-3): Liverani 6.5; Maccarone 6.5 (5' st Zigon 5.5), Camilleri 6, Di Bella 6; Cane 5.5 (22' st Romeo 5.5), Allegretti 7 (34' st Ilari sv), Legras 5.5, Picci 6.5; D'Errico 6, Picci 7, Cicerelli 6. In panchina: Vaccarecci, Cascione, Mantovani, Prutsch. Allenatore: Orlandi 6. L'AQUILA (4-3-3): Testa 6.5; Scrugli 6.5, Di Maio 5.5, Pomante 6, Dallamano 6; Corapi 6.5, Carcione 7, Del Pinto 7; Ferrante 6.5 (14' st Gallozzo 6), De Sousa 6 (28' st Infantino 5.5), Frediani 5.5 (20' st Ciotola 5). In panchina: Addario, Ligorio, Ciciretti, Bentoglio. Allenatore: Pagliari 6. ARBITRO: Marini di Roma 6. RETI: 1' pt Carcione; 17' st Allegretti, 43' st Del Pinto, 50' st Picci. NOTE: Spettatori 1.600 circa. Ammoniti: Scrugli, Camilleri, D'Errico, Picci. Espulso: Di Maio, al 15' st, per gioco scorretto. Angoli: 8-5 per il Barletta. Recupero: 2'; 5'.

 

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