"Ho fatto una scelta venendo al Psg e non sono pentito". Replica cosi' alle voci che lo vorrebbero interessato ad un ritorno in Serie A il centrocampista del Paris Saint Germain, Marco Verratti, che in una intervista al quotidiano 'Le Parisien', parla della sua avventura in Francia. "Qui come calciatore ho tutto quello che posso volere, ci sono grandi giocatori e una societa' ambiziosa. L'Italia ovviamente mi manca, vorrei rivedere piu' spesso alcuni amici. Ma dovra' aspettare -prosegue il pescarese classe 1992-. Cosa mi piace del calcio? Tutto, attaccare come difendere. Mi piacciono di piu' le sfide con le squadre piu' tecniche e poi mi piace offrire ai compagni buone palle, fare assist e' come fare un regalo. In campo sono piu' propenso a mandare in gol i compagni che cercare il gol. Il calcio per me e' come respirare, e' la mia vita". "Il Mondiale? Sarebbe un sogno a 21 anni. E 'il desiderio di tutti i bambini giocare la Coppa del mondo, spero davvero di esserci ma non ho ancora certezze -sottolinea Verratti che poi parla del sorteggio con gli azzurri inseriti nel girone assieme all'Uruguay del compagno di squadra Cavani-. Eravamo assieme al momento del sorteggio. Quello che so e' che sara' una partita molto dura. Non ho intenzione di fare polemiche per il fatto che l'Italia e' finita in un girone cosi' duro assieme anche all'Inghilterra. Si possono fare mille polemiche ma la realta' non cambia".
Verratti, al Psg dalla scorsa stagione, ricorda poi l'esordio con la maglia del Pescara e l'approdo in Ligue 1. "Ho esordito a 15 anni, si trattava di un incontro di Coppa Italia, il mister mi ha fatto la sorpresa di schierarmi, un fulmine a ciel sereno, il coronamento di un sogno -spiega il centrocampista-. Del Psg l'ho saputo nell'ufficio del Presidente del Pescara in compagnia del mio agente. Sapevano che volevo cambiare squadra e mi hanno parlato di un trasferimento ma e' stata una sorpresa sapere che era il Psg a volermi. Ho chiamato subito Leonardo, dal momento in cui mi hanno parlato di Parigi al mio si' e' passata una settimana". Il centrocampista pescarese si e' subito inserito nello spogliatoio della squadra parigina e racconta di uno Zlatan Ibrahimovic trascinatore. "Gli piace scherzare, fuori dal campo ovviamente. A volte in allenamento, quando vede qualcuno un po' nervoso, fa una battuta e fa ridere tutti. Ibra e' divertente, tranne che per i nostri avversari. Adoro passare il tempo con lui". Infine un ricordo del Mondiale vinto dagli azzurri di Lippi nel 2006 contro la Francia con la famosa testata nella finalissima di Zidane a Materazzi. "L'ho vista a casa mia a Manoppello con gli amici. Suona strano, otto anni dopo, poter dire che potrei giocare io un mondiale. In ogni caso, e' stato un momento fantastico. Mi ricordo la testata di Zidane, e' stato incredibile vedere un campione cosi' commettere un tale errore, ma per me resta comunque un grandissimo giocatore".
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