Giorgio Vittadini, Presidente Fondazione per la Sussidiarietà, e Giuseppe Ranalli, presidente di Cdo Abruzzo e Molise, hanno presentato il rapporto sulla Sussidiarietà dal titolo "Sussidiarietà e... neolaureati e lavoro" durante l'Expo in corso di svolgimento a Pescara.
La ricerca analizza le strategie con cui i giovani laureati affrontano la transizione dal mondo dell'istruzione a quello del lavoro, le loro aspirazioni, il livello di intraprendenza e adattabilità. I risultati sono interessanti, perché come spiega Vittadini i "giovani non sono bamboccioni, perché più del 50% fanno stage all'estero o in Italia e sono questi che hanno più risultati nel mondo del lavoro. Sono disposti a cambiare residenza, magari ad andare all'estero, pur di imparare".
"Il dinamismo della persona è alla base della sussidiarietà e alla base del successo nel mondo del lavoro", spiega ancora Vittadini che chiede una maggiore capacità delle imprese a investire sui giovani e sul capitale umano.
"Non bisogna tagliare i fondi sull'Università, bisogna investire sui capaci e meritevoli ancorché privi di mezzi, queste sono le priorità dell'Italia, più che l'edilizia o l'Imu", conclude Vittadini.
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