Otto palme e dieci pini gia' abbattuti assieme a 391 metri di aiuole, per far posto alle fermate, cento alberi interessati da futuri interventi di deramificazione per il posizionamento dei cavi aerei di alimentazione, per danni totali di decine e decine di migliaia di euro. Ad analizzare, dal punto di vista del 'verde', il progetto della filovia che, lungo la cosiddetta 'strada parco', colleghera' Pescara e Montesilvano, e' il Coordinamento nazionale alberi e paesaggio (Conalpa), che ha realizzato un dossier sul valore economico ambientale degli alberi lungo il tracciato.
'C'e' una perdita di beni con alto valore monetario, come le palme che sono state abbattute - si legge nel rapporto -. Esemplari di Washingtonia filifera alti 10-12 metri possono essere venduti sul mercato anche 4-5mila euro a pianta. Stessa cosa per le Melia azedarach, alberi costosi che possono essere venduti anche a tremila euro a pianta. I Prunus cerasifera, delle stesse dimensioni di quelli sulla strada parco, possono essere venduti a duemila euro a pianta. Le siepi di oleandro, teucrium e callistemon presentano singole piante del valore di 30-40 euro'.
'Accanto al valore economico degli alberi e arbusti abbattuti bisogna metterci il valore ambientale, il valore affettivo, il costo della manutenzione per farli crescere senza problemi'. Il coordinamento parla di 'danno ambientale, con la drastica riduzione del verde, e di 'perdita progressiva di qualita' della vita, stress psicofisico, disagio sociale, smarrimento, perdita di identita', perdita del valore economico delle case presenti lungo la strada parco e aumento dell'inquinamento atmosferico'.
Altro punto dolente, secondo il Conalpa, 'e' lo scavo eseguito con mezzi meccanici, vicino alle alberature, per l'interramento dei cavi elettrici, senza rispettare la distanza regolamentare e quindi con un danneggiamento irreversibile di molte specie arboree ed arbustive'.
'Occorre ricordare che il verde abbattuto sono tutti soldi pubblici bruciati senza speranza. La spesa per il verde della strada parco ammontava a due miliardi di vecchie lire di fondi Fers (Fondi Europei per la Ricostruzione e lo Sviluppo). Troppo spesso - conclude il coordinamento -, il verde e' visto come merce usa e getta, che viene piantata e estirpata appena cambiano le correnti politiche o le amministrazioni, o come qualcosa che da' fastidio, senza capire che esso non solo abbatte l'inquinamento, ma da valore alle città'.
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