Non luogo a procedere per l'ex presidente della Pescara Calcio, Gerardo Soglia. La decisione è del Tribunale di Pescara dall'accusa di mancato versamento di oltre 630 mila euro di Iva omettendo così, come sosteneva il pm, le dichiarazioni fiscali che riguardavano anche l'Inps. Reato quest'ultimo per cui Soglia aveva già ottenuto l'assoluzione il 17 aprile 2012.
«Un non luogo a procedere - sottolinea il difensore Stefano Sassano - determinato dal fatto che lui non era tenuto a pagare essendosi dimesso prima che l'anno fiscale finisse ed essendo nel frattempo stato nominato un nuovo consiglio d'amministrazione. Pian piano - aggiunge l'avvocato - si sta riscrivendo la storia del Pescara Calcio degli ultimi dieci anni e un capitolo importante sarà scritto il prossimo 15 ottobre quando si terrà l'udienza preliminare riguardo l'accusa di bancarotta fraudolenta che oltre ai fratelli Soglia, vede imputate altre nove persone. Persona offesa è la curatela del fallimento del Pescara - spiega - in persona del curatore Saverio Mancinelli».
Per questa vicenda con i fratelli Soglia sono indagati Massimiliano Pincione (anch'egli ex presidente del Pescara), Nicola Lisi, Franco Coccioli, Dario Mancini, Marco Marintes e Tonino Di Berardino. La prima udienza di fronte al Gup Maria Carla Sacco sarebbe dovuta svolgersi a maggio, ma a causa di uno sciopero è stata rinviata al 15 ottobre.
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