Una folta concorrenza per L’Aquila, in vista della candidatura a capitale europea della cultura per il 2019. Il “prossimo turno” all’Italia toccherà nel 2033, in base a una proposta della Commissione Ue. Ogni tre anni, oltre ai due paesi membri, ad ottenere il riconoscimento saranno anche paesi candidati o potenziali candidati all'adesione all'Unione europea.
Le città italiane che hanno già ottenuto il prestigioso titolo europeo sono state Firenze nel 1986, Bologna nel 2000, Genova nel 2004, mentre finora sono diciotto quelle che aspirano a candidarsi per il 2019: Amalfi, Bari, Bergamo, Brindisi, Carbonia, Catanzaro, L'Aquila, Lecce, Mantova, Matera, Palermo, Perugia e Assisi, Ravenna, Siena, Siracusa, Torino, Urbino e Venezia insieme alle regioni del Nordest.
Nella tabella di marcia proposta oggi da Bruxelles, per quanto riguarda gli Stati membri, nel 2020 la reginetta europea della cultura sarà in Croazia, che entrerà nell'Ue nel 2013, insieme all'Irlanda, seguite da Romania e Grecia nel 2021, per arrivare fino al 2033, con Olanda e Italia. Nessun nome invece per i paesi candidati all'adesione, che ad oggi sono Turchia, ex Repubblica jugoslava di Macedonia, Montenegro e Serbia.
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