"La febbre da gioco è diventata una vera e propria patologia sociale, con implicazioni e risvolti che toccano la sfera psicologica, economica, affettiva e lavorativa. Per contrastarla alla radice, bisognerebbe introdurre un'adeguata campagna di sensibilizzazione ed informazione, che combatta il messaggio distorto,veicolato soprattutto tra i più giovani, di un gioco d'azzardo -formula di guadagno facile ed immediato e comoda alternativa ad investire tempo ed energie nello studio e nel lavoro. Questo il passaggio principale dell'intervento della senatrice Federica Chiavaroli (Pdl) nel corso della seduta odierna del senato.
" Lo Stato non può avallare questo falso mito - prosegue Chiavaroli - perché nonostante le ingenti entrate che incassa dal gioco d'azzardo, da una valutazione complessiva del rapporto costi-benefici, che tenga conto degli effetti sociali ed economici generati da un'ulteriore espansione dell'industria del gioco, non solo emerge una grande preoccupazione per questa nuova patologia sociale, ma si evidenziano anche ripercussioni economiche tutt'altro che trascurabili. L'azzardo drena risorse ai consumi, già in forte contrazione, e ruba una risorsa dal valore inestimabile al mercato del lavoro: il tempo. La chiave di volta -per la senatrice- è quella d'introdurre misure ancor più restrittive per scoraggiare l'accesso dei più giovani al mondo del gioco d'azzardo ed una regolamentazione più rigida al suo funzionamento con forme di controllo più stringenti e capillari. Siamo ancora in tempo per intervenire responsabilmente e tentare di porre rimedio al dilagare di questa nuova emergenza sociale".
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