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Pubblicato il 13/01/2014 23:11

Dimissioni di Cialente, Cuperlo: se potessi lo convincerei a ripensarci

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"Ci sono modi diversi di aggredire le persone. Uno è quello plateale di chi entra in un portone e lascia tre bottiglie incendiarie con biglietto di minaccia a un senatore della Repubblica. Qui c'è poco da dire se non la solidarietà affettuosa a Stefano Esposito e l'invito a trovare i responsabili. Poi c'è un altro modo, meno plateale, che è di raccontare che il sindaco dell'Aquila sarebbe indagato per presunti illeciti connessi alla ricostruzione della sua città. Non è vero ma tanto basta. Il sindaco si dimette perché pensa che di fronte a quel tipo di operazione le sue, di armi, saranno comunque più spuntate di quelle degli altri". Lo scrive su Facebook il presidente del Pd, Gianni Cuperlo. "Ho parlato con Massimo Cialente - aggiunge - e spero di vederlo, se potessi lo convincerei a ripensarci. Detto ciò, nessun equivoco tra noi. Chi occupa la scena pubblica e svolge incarichi istituzionali deve rispondere di ogni sua parola, scelta, operato. Ma di ciò che ha fatto, non di ciò che non ha fatto. Credo debba valere per tutti. Ministri, parlamentari, sindaci".

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