"Non ho ne' avevo alcuna intenzione di fare alcuno strappo istituzionale", spiega il vicepresidente della Camera, il Pd Roberto Giachetti ai microfoni di Radio radicale. "Ho semplicemente ritenuto - spiega - di fronte ad una richiesta che mi era stata fatta da alcuni deputati, di andare a quell'appuntamento qualora fossi stato invitato, che sarebbe stato giusto andarci, soprattutto se rappresentiamo delle istituzioni. E continuo a pensarlo". "Proprio perche' non voglio fare alcuno strappo istituzionale, sono stato chiamato dal dottor Redaudengo della Fiat ed abbiamo pensato che, per rimanere al merito ed evitare contrapposizioni strumentali, io andro' su loro invito, ma - precisa - non domani. Ci andro' ai primi di settembre".
"Rispondo dunque positivamente alla richiesta che e' venuta da alcuni parlamentari - aggiunge Giachetti - ma proprio per evitare che si configuri come uno strappo istituzionale, andro' in settembre a parlare con gli operai e i vertici della Fiat". Sulla opportunita' di andare "pensavo fosse giusto quattro giorni fa, lo penso adesso, e credo sia questo il modo migliore per rispondere politicamente a questa vicenda, senza strappi. Sul piano istituzionale penso che e' il Presidente che valuta se ha altri impegni, e come giustificare la sua assenza, per per questo evito di fare il 'pierino' della situazione andando io domani. Ma sul piano politico penso che la risposta giusta da dare sia quella di andarsi a confrontare, con tutti, con gli operai e con chiunque me lo chieda", conclude Giachetti.
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