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Pubblicato il 07/10/2013 22:10

L'Aquila - Il cordoglio della Città per la morte di Donatella Tellini

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"Con Donatella Tellini, se ne va una voce preziosa del mondo laico aquilano. Sue la nascita dell'AIED, del Consultorio, le lotte affianco delle donne, degli svantaggiati, delle vittime di guerra. Ricordo ancora il suo digiuno per le vittime dell'ex Jugoslavia, quando i microfoni di Radio Citta' Futura trasmettevano, quotidianamente, i dolori di un popolo tanto vicino a noi e pure abbandonato a se stesso. Lei era li', a combattere con le sue armi". Questo il messaggio di cordoglio dell'assessore al Comune dell'Aquila, Fabio Pelini. "Come sempre - ha aggiunto - col suo pensiero aperto e sottile. Sono passati vent'anni da quel digiuno e la citta', il Paese, l'hanno apprezzata come voce ferma e competente in tantissime altre iniziative, non ultima la nascita della Casa della Donna, a L'Aquila, dopo il terremoto. Ha affrontato con grande dignita' anche la malattia che ce l'ha portata via. Tante altre cose avrebbe voluto dirci, ne sono certo. Ma sono anche certo che, per quanto pesante, l'eredita' che ha lasciato sara' ottima guida per percorrere, a testa alta, infinite altre battaglie. Un forte abbraccio va al figlio di Donatella e al compagno, Giuseppe"


"La scomparsa di Donatella Tellini mi rattrista e mi addolora". Lo dichiara la senatrice Stefania Pezzopane. "Una grande donna, che ha sempre lottato tenacemente per tutte le altre donne e che ne sostenuto i diritti, grazie al suo impegno con l'AIED. Con lei ho condiviso la mia prima candidatura al Comune dell'Aquila con Convenzione Democratica ed insieme abbiamo portato avanti tanti progetti. La ricordero' sempre come un modello e un esempio di impegno civile e politico"

Donatella Tellini ci ha lasciato, con la discrezione e la sobrieta' che hanno caratterizzato tutta la sua vita. Lo afferma in una nota il Gruppo civico consiliare Appello per L'Aquila. Ha combattuto con coraggio e dignita' la sua ultima battaglia, nella consapevolezza che l'avrebbe persa. Eppure, leggera e sorridente, - aggiunge il Gruppo civico - ha partecipato fino a pochi giorni fa alle riunioni delle donne, si e' occupata del Centro Antiviolenza e della "sua" Biblioteca della donna, dal nome danzante, "Melusine". A Donatella le donne aquilane devono molto: devono il coraggio e l'audacia necessari per aprire nuove strade, in un ottica di genere. A Donatella devono molto tutte quelle donne che fuggivano dalla violenza e dalla solitudine e che hanno trovato sostegno e accoglienza. A Donatella - afferma sempre Appello per L'Aquila - tutta la citta' dell'Aquila deve molto, poiche' le battaglie di questa donna minuta e caparbia, sono state punto di riferimento per chiunque volesse essere al passo coi tempi e "oltre" una politica ingessata e succube di chiusure e pregiudizi; per chiunque volesse poter guardare il mondo con gli occhi della laicita'. Le battaglie civili, l'impegno come docente nella scuola, il lavoro svolto all'AIED, nel Centro Antiviolenza, nella Biblioteca, con le Donne in nero e i movimenti contro la guerra e, infine, con l'Associazione TerreMutate ci raccontano di una bella storia, lunga e condivisa e di una donna che ci manchera'.

 

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