Sull'ingiusta detenzione patita dall'Aquilano Giulio Petrilli, accusato di banda armata ma assolto all'ultimo grado di giudizio, intervengono l'assessore comunale Lelio De Santis e di consiglieri Giuliano Di Nicola (Idv), Sergio Ianni (Pd) e Antonio Nardantonio (Psi). Il problema della giustizia - dicono in una nota congiunta - e' sentito dalla stragrande maggioranza degli italiani. E' sempre piu' urgente una riforma che vada incontro alle esigenze di tutti e non di una sola persona e pochi sodali. Una giustizia che allunga a dismisura i suoi tempi e' di fatto una giustizia negata. Nell'auspicare che il Governo metta finalmente mano ad una questione annosa ed irrisolta, i sottoscritti consiglieri desiderano esprimere solidarieta', umana e politica, alla protesta che vede protagonista Giulio Petrilli, che sara' impegnato in un sit-in davanti alla Corte di Cassazione a Roma. Petrilli - prosegue la nota - e' vittima di un clamoroso caso di 'malagiustizia'. Per un cittadino onesto - concludono gli amministratori - la detenzione e' un fenomeno devastante, che mina per sempre la personalita' di un individuo; di questo il giudice dovra' tener conto ogni qual volta emette una sentenza di condanna e, se sbaglia, lo Stato o chi per esso, dovra' concedere il risarcimento anche se nessuna somma potra' mai rimarginare l'indelebile ferita della psiche di un uomo".
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