L'Italia è a serio rischio sanzioni in materia di discariche abusive. Secondo gli ultimi dati inviati nel febbraio 2013 rimangono da bonificare 218 discariche, in 18 diverse Regioni. Di queste, 16 contengono rifiuti pericolosi. Nonostante i notevoli progressi realizzati, la commissione Ue ha deciso, il 24 ottobre 2012, di deferire l'Italia alla Corte di Giustizia e il 6 maggio 2013 ha depositato il ricorso quantificando le sanzioni pecuniarie (un'ammenda forfettaria pari a circa 56 milioni di euro ed un'ammenda giornaliera di 256 mila euro per ogni giorno successivo alla sentenza e fino alla risoluzione definitiva del caso)". Lo dice in audizione alla Camera il ministro dell'Ambiente Andrea Orlando, di fronte alle commissioni riunite Ambiente e Politiche Ue, sullo stato delle procedure di infrazione europea in materia ambientale. "Il 20 luglio scorso - aggiunge - il Governo italiano ha presentato il controricorso alla commissione Ue nel quale si evidenzia che dei 218 siti 152 sono siti autorizzati, 28 sono siti non autorizzati, 23 sono discariche abusive, 7 sono abbandoni e 8 sono aree inquinate". Il ministero ha poi provveduto - spiega Orlando - "con incontri bilaterali con ogni regione a una stima del fabbisogno residuale dei fondi necessari per portare a termine le opere di bonifica in 84 dei siti segnalati nelle regioni: Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Umbria e Veneto. Il fabbisogno ammonta a circa 142 milioni di euro". E conclude: "Successivamente è stata avviata, d'intesa con il ministero dell'Economia una ricognizione delle risorse disponibili per finanziare, regione per regione, la bonifica delle discariche abusive".
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