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Pubblicato il 08/03/2014 09:09

Melilla (Sel) presenta una interrogazione sui servizi di polizia di frontiera di Pescara

melilla, interrogazione

Il deputato Gianni Melilla (Sel) ha effettuato un'interrogazione a risposta in aula rivolta al ministero dell'Interno affinche' intervenga ''per salvaguardare l'operativita' degli uffici di polizia di frontiera marittima e aerea di Pescara, importanti presidi di legalita' e controllo per il territorio''. ''Apprendiamo a mezzo stampa che l'ufficio di polizia di frontiera marittima e aerea di Pescara, e' a rischio chiusura'', ha affermato Melilla precisando come il provvedimento riguardi ''circa 50 poliziotti che con molta probabilita' finiranno dislocati una ventina alla Polfer (promossa da sottosezione a sezione)e una trentina alla questura di cui una parte destinati a dar vita al distaccamento di Montesilvano, rientra nel programma di riorganizzazione degli uffici in via d'approvazione, in un'ottica di razionalizzazione delle risorse che il dipartimento di Pubblica sicurezza ha deciso di avviare e che potrebbe diventare operativo gia' entro settembre''. Sulla base di quanto denunciato dal sindacato di Polizia, Melilla rileva che ''con questa chiusura il risparmio e' pari allo zero visto che questi due uffici di polizia non costano nulla al ministero dell'Interno, in quanto per la polizia di frontiera i locali sono messi gratuitamente a disposizione dalla societa' Saga, compreso tutte le spese di manutenzione e consumi, idem per lo scalo portuale che fino al 2013 era a carico della Provincia e che dal 2014 e' passato alla Capitaneria di porto e quindi sotto un diverso ministero''. Secondo il deputato di Sel e', inoltre, ''gravissimo chiudere un Ufficio di polizia di frontiera che garantisce la vigilanza e il controllo di frontiera presso un Aeroporto internazionale e quindi sotto la vigilanza della Comunita' europea, con un traffico annuo di circa 5000 voli e un transito superiore al mezzo milione di passeggeri. Con questa decisione - prosegue l'interrogazione di Melilla - anche la vigilanza e il controllo di frontiera dello scalo marittimo, con la previsione dell'arrivo del collegamento con la Croazia, dovranno necessariamente essere garantiti dalla polizia di Stato, con mezzi e personale propri''.

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