'Una libera scelta dell'amministrazione comunale, una scorrettezza di una gravità inaudita, uno scambio mostruoso'. Cosi' il Pd di Pescara definisce l'aumento dell'Imu a carico delle attività produttive, introdotto, a detta delle opposizioni in Comune, 'all'insaputa di tutti e al di fuori dell'accordo raggiunto tra maggioranza e opposizione, che aveva dato la possibilità di superare le divergenze che si erano manifestate'.
“Nel regolamento approvato in Giunta - spiega il consigliere Antonio Blasioli (Pd) - l'aliquota prevista per gli esercizi commerciali era al 7,6 per mille, cioè già una cifra considerevole. Poi, dopo l'accordo tra maggioranza e opposizione, l'aliquota e' stata alzata di un punto all'insaputa di tutti. Noi, nella confusione totale, dopo tre settimane di ostruzionismo, dato che eravamo arrivati a un accordo, ci siamo fidati”.
Rincara la dose il consigliere Enzo Del Vecchio (Pd), “E’ una cosa di una gravità inaudita, poiché completamente al di fuori dell'accordo raggiunto tra maggioranza e opposizione '.
Parla di un 'atto estremamente sleale' anche Futuro e Liberta per l'Italia. 'Il nostro obiettivo - spiega il segretario cittadino, Fabio Di Paolo - e' ottenere ora una riduzione sull'aliquota per gli esercizi commerciali, cosa fondamentale in un momento di grande difficoltà economica come quello attuale'.
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