E' finita in manette, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, una banda di ladri specializzata in furti nelle aziende tra Romagna, Marche e Abruzzo. Le indagini, condotte dai Carabinieri della Compagnia di Riccione, sono partite nel maggio 2011 quando si era registrata una serie di furti nella zona di Cattolica e San Giovanni in Marignano, nel Riminese.
I malviventi usavano sempre lo stesso stratagemma: facevano un primo 'sopralluogo' nelle ditte da derubare per individuare la cassaforte e poi se ne andavano anche perche' suonando gli allarmi intervenivano guardie giurate o gli stessi Carabinieri. Poi la banda, composta da quattro persone, tornava una seconda volta, e avendo anche calcolato i tempi di intervento delle forze dell'ordine, metteva a segno il colpo.
In provincia di Teramo, infatti, erano stati arrestati una prima volta, in flagranza di reato, il 25 maggio 2011; ma in attesa di giudizio erano tornati in liberta' e continuavano la loro attivita' criminale. I Carabinieri di Riccione erano gia' sulle loro tracce dal 20 maggio 2011 quando li avevano pedinati dall'uscita del casello autostradale di Riccione fino a Cattolica, dove si erano dileguati.
I militari erano poi risaliti a loro attraverso la targa dell'auto. Le quattro persone arrestate nell'ambito dell' operazione denominata 'Strong box', tutte domiciliate a San Giovanni in Persiceto, sono: i due fratelli Giuseppe e Amedeo Gadda, rispettivamente di 50 e 45 anni, originari di Cento, il 26enne barese Giacinto De Santis e il 50enne barese Andrea Palazzolo. Sono rinchiusi nel carcere di Bologna; per loro l'accusa e' di furto pluriaggravato in concorso.
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