Davide Rosci, esponente di sinistra, ex candidato alle comunali di Teramo con Rifondazione Comunista, condannato in primo grado a 6 anni di reclusione per gli scontri di Roma dell'ottobre 2011, e' stato nuovamente trasferito a Viterbo perche' sono venute meno le ''esigenze di giustizia che avevano motivato il trasferimento a Teramo'' e perche' ''a livello locale sussistevano rischi per l'ordine pubblico derivanti da possibili manifestazioni a favore del detenuto''. Lo ha affermato il sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Maria Ferri, rispondendo, stamani alla Camera, all'interrogazione, precedente all'ultimo trasferimento del giovane, presentata dal deputato abruzzese Gianni Melilla (Sel), che replica immediatamente all'intervento del sottosegretario e parla di ''totale insoddisfazione'', annunciando di aver chiesto ''di rivedere la scelta della Direzione Penitenziaria e di far tornare Davide Rosci nel carcere di Teramo per ragioni umanitarie''.
'Totale insoddisfazione alla risposta avuta oggi alla Camera da parte del Sottosegretario al Ministero di Grazia e Giustizia che ha dichiarato che il trasferimento del giovane Davide Rosci da Teramo al carcere di Viterbo e' dovuto a motivi di ordine pubblico cioe' alla volonta' degli amici e compagni antifascisti di Davide di manifestare a Teramo la loro solidarieta' politica'', lo dice in una nota il deputato di Sel Gianni Melilla dopo l'interrogazione presentata. Il 30enne teramano Rosci e' stato condannato a 6 anni per gli scontri di Roma dell'ottobre 2011, e nei mesi scorsi era stato riportato detenuto da Viterbo a Teramo. ''E' molto grave che un diritto costituzionale, quello cioe' di esprimere, nell'ambito delle leggi vigenti, le proprie idee politiche possa "turbare" l'ordine pubblico - insiste Melilla - Gli scioperi della fame di Davide Rosci sono stati decisi dal coordinamento nazionale dei detenuti per protestare contro le condizioni disumane delle carceri italiane sovraffollate e prive di ogni capacita' di recupero dei detenuti, come invece recita la Costituzione. Lo stesso Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano proprio oggi ha inviato alle Camere un messaggio di grande preoccupazione sulla situazione delle carceri italiane''. ''Ho chiesto pertanto di rivedere la scelta della Direzione Penitenziaria e di far tornare Davide Rosci nel carcere di Teramo per ragioni umanitarie, al fine di consentire ai genitori di Davide di poter avere una relazione gestibile dal punto di vista logistico e finanziario con il figlio - chiude l'esponente di Sel - Mi auguro che il Ministero riveda la sua scelta e metta fine ad una posizione di vero accanimento nei confronti del giovane Davide Rosci che secondo la legge italiana e' innocente, essendo ancora in attesa di giudizio e sino a sentenza definitiva tutti i cittadini sono innocenti, e non merita un trattamento cosi' ingiusto''.
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