Sara' trasferita nelle prossime ore a Roma la salma di Eleonora Gizzi per consentire a un anatomopatologo forense di eseguire ulteriori accertamenti medico-legali, al fine di stabilire nella maniera piu' certa possibile la data della morte. Lo ha deciso il titolare dell'inchiesta, il pm Giancarlo Ciani della Procura di Vasto, il quale ha aperto un fascicolo sulla morte dell'educatrice 34enne per "istigazione al suicidio", dopo aver anche ascoltato il sostituto presso la Procura di Pescara, Giuseppe Bellelli, che ha coordinato le prime fasi del ritrovamento del cadavere il 26 agosto a Vasto. Si tratta di un accorgimento tecnico per proseguire negli accertamenti in quanto, di fatto, la donna quel 28 marzo scorso si allontano' da casa in maniera volontaria. Il nodo da sciogliere resta quello di fissare con certezza il giorno del decesso, in relazione agli avvistamenti avvenuti, tra il 3 e il 10 aprile sotto il viadotto Proscravia dell'A14, da parte dei tecnici della Societa' Autostrade. Un passaggio non di poco conto quello di cristallizzare la data, su precisa richiesta della famiglia Gizzi, e che viene supportata dal punto di vista legale dall'Associazione Penelope. "Dobbiamo solo aspettare qualche giorno ancora - commenta Italo, il papa' - prima di poter riavere Eleonora e salutarla tutti assieme per l'ultima volta". Slittano, pertanto, le esequie che saranno celebrate nella chiesa del Sabato Santo.
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